Imputata di “Reset” malata oncologica, il gup autorizza le cure chemioterapiche
Ieri l’accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato di Lauretta Mellone, coinvolta nel maxi procedimento penale contro la ‘ndrangheta cosentina
È stata accolta l’istanza autorizzativa di sottoporsi alle cure chemioterapiche nei confronti di Lauretta Mellone, imputata nel maxi procedimento penale “Reset”, l’inchiesta della Dda di Catanzaro contro la ‘Ndrangheta cosentina.
Il gup del tribunale di Catanzaro Fabiana Giacchetti, che in precedenza aveva rigettato la richiesta per mancanza di alcuni documenti, a suo dire, fondamentali per consentire alla donna di spostarsi da Rende a Paola, ha detto sì all’imputata malata oncologica che nella fase delle indagini preliminari si era sottoposta già a dieci cicli di chemioterapia.
Il no iniziale era legato al fatto che nella documentazione non vi erano i riferimenti temporali delle sedute di chemio e radio, visto che la comunicazione alla donna era giunta soltanto qualche ora prima dell’avvio dell’udienza preliminare di “Reset”, in corso di svolgimento nell’aula bunker di Lamezia Terme.
L’avvocato Amelia Ferrari, nella nuova istanza, ha elencato tutte le date, previo consulto con il medico, in cui la sua assistita dovrà recarsi all’ospedale civile di Paola, per continuare la battaglia contro il cancro, come prescritto dal medico curante e dagli specialisti che seguono la donna, moglie di Massimo D’Ambrosio, in carcere dal 1 settembre 2022, in quanto accusato di associazione mafiosa e resti fine.