Adamo e Oliverio tra i 123 indagati della nuova inchiesta della Dda di Catanzaro | I NOMI
Le accuse formulate nei loro confronti dall'ufficio antimafia coordinato dal procuratore capo Nicola Gratteri sono gravi
Tra i 123 indagati della nuova inchiesta della Dda di Catanzaro in Calabria ci sono anche l’ex presidente della Regione, Mario Gerardo Oliverio e l’ex vicepresidente della Giunta regionale, Nicola Adamo, storico esponente del Partito democratico calabrese. Le accuse formulate nei loro confronti dall’ufficio antimafia coordinato dal procuratore capo Nicola Gratteri sono gravi.
I magistrati antimafia ritengono infatti che i due politici, insieme all’ex consigliere regionale Vincenzo Sculco, finito agli arresti domiciliari, abbiano costituito una presunta associazione a delinquere al fine di commettere reati contro la pubblica amministrazione, quali turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione, abuso d’ufficio, nonché delitti in ambito elettorale.
Il tutto con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa riconducibile al capo associativo nel quale sono presenti diversi esponenti della ‘ndrangheta crotonese, come i Grande Aracri e i Megna. Oliverio e Adamo, non sono stati destinatari di alcuna misura cautelare.
Nel capo d’imputazione sono coinvolti anche Giancarlo Devona, Sebi Romeo, Francesco Salvatore Bennardo, Giuseppe Cerminara, Ernesto Iannone, Ambrogio Mascherpa, Nicola Santilli, Pietro Vrenna, Nicodemo Parrilla (ex sindaco di Cirò Marina, già imputato in “Stige”), Francesco Masciari, Artemio Laratta e Giovanni Mazzei. Per la Dda di Catanzaro, Adamo e Oliverio avrebbero messo in atto presunte condotte fraudolente al fine di implementare il peso politico dei due nella provincia di Crotone, con la presunta complicità di Sculco. Riunioni, secondo quanto sostiene la Dda, che sarebebro avvenute anche nella Cittadella regionale, il 4 aprile 2017, il 6 giugno 2017, il 21 luglio 2017, il 29 ottobre 2017 e il 21 settembre 2018.
I presenti in queste circostanze avrebbero elaborato un accordo politico ampio grazie alla mediazione di Vincenzo Sculco, leader della formazione politica “I DemoKratici“, il quale avrebbe appoggiato la formazione politica riconducibile a Mario Oliverio, che in realtà per via delle varie inchieste giudiziarie (tutte finite con assoluzioni) avvenute nei mesi successivi a questi incontri, non si candidò per la guida della Regione Calabria. Oliverio, quindi, avrebbe potuto contare sull’appoggio fattivo di Flora Sculco, altra indagata dell’inchiesta, figlia di Vincenzo, e dell’allora consigliere regionale del Pd, Sebi Romeo, capogruppo dem in Consiglio Regionale.
Il presunto “patto illecito” prevedeva, a dire della Dda di Catanzaro, «la penetrazione nel comune di Crotone», mediante «l’individuazione di dirigenti, loro graditi», oppure come il presunto condizionamento di appalti pubblici, «attraverso affidamenti illeciti a imprese gradite a Sculco e Devona», nonché «l’affidamento di incarichi a soggetti graditi a Devona e Sculco» e del presunto interessamento dei politici cosentini nella società partecipata del comune di Crotone, “Crotone Sviluppo Spa”. Inoltre, le presunte condotte illecite sarebbero state poste anche per condizionare il voto nel 2017 per il comune di Mesoraca, al fine di far eleggere Nicodemo Parrilla. E ancora: presunti condizionamenti nell’Aterp Calabria, distretto di Crotone, nell’Asp di Crotone, e anche nel predisporre la lista dei comuni che avrebbero benficiato dei finanziamenti in base alla legge regionale 31 luglio 1987, «sulla base del promesso appoggio che i referenti comunali avrebbero assicurato alla lista che avrebbe sostenuto Oliverio in occasione delle successive consultazioni elettorali regionali, scartando quelli i cui sindaci erano ritenuti inaffidabili». I promotori della presunta associazione a delinquere sarebbero Nicola Adamo, Mario Oliverio e Vincenzo Sculco.
Misura cautelare in carcere
- Francesco Aracri
- Salvatore Aracri
- Francesco Carioti
- Cesare Carvelli
- Antonio Corbisieri
- Pietro Curcio
- Maurizio Del Poggetto
- Ulrich Mark Goke
- Pantaleone Laratta
- Roberto Lumare
- Salvatore Lumare
- Domenico Megna
- Mario Megna
- Pantaleone Maegna
- Rosa Megna
- Enrico Moscogiuri
- Luigi Nisticò
- Sandro Megna Oliverio
- Santa Pace
- Domenico Pace
- Gaetano Russo
- Stefano Strini
Domiciliari
- Rosario Arcuri
- Giovanni Bello
- Massimiliano Maida
- Salvatore Panebianco
- Mauro Prospero
- Piero Talarico
- Josef Wieser
- Alessandro Frescura
- Gustavo Vecchio
- Giancarlo De Vona
- Giuseppe Germinara
- Vincenzo Sculco
Obbligo di dimora
- Giuseppe Aracri
- Laria Luisa Lucente
- Santino Torromino
Sospensione dall’esercizio di pubblici uffici
- Francesco Bennardo
- Ambrogio Mascgerpa
- Nicola Santilli
Divieto di contattare la pubblica amministrazione
- Antonio Laratta
- Giovanni Mazzei
I 123 nomi degli indagati
- ADAMO Nicola
- ALTAVILLA Euclide,
- ARACRI Francesco
- ARACRI Giuseppe
- ARACRI Salvatore
- ARCURI Rosario
- BASCO Paolo
- BELLO Giovanni
- BENETTI Mirko
- BENINCASA Francesco Mario;
- BENNARDO Francesco Salvatore
- BERARDI Giuseppe
- BOLIC Valetino
- BRUTTO Alessandro
- CALFA Vincenzo
- CAMPISANO Giuseppe
- CARIOTI Francesco
- CARRA’ Filippo
- CARVELLI Cesare
- CATERINA Gaetano
- CAVALLO Domenico
- COLOSIMO Ferrateci
- CORBISIERI Antonio
- CORRADO Andrea
- COVELLI Alessandro
- COVELLI Rocco detto “Enrico”
- CRIACO Bonaventura
- CRUGLIANO PANTISANO Anuro
- CURCIO Pietro
- DANESE Saverio
- DATTOLO Alfonso
- DATTOLO Santo Raffaele
- DE MARCO Francesco
- DE PASQUALE Giuseppe
- DEL POGGETTO Maurizio
- DELL’AQUILA Giuseppe
- DESIDERIO Salvatore
- DEVONA Giancarlo
- DONATO Aldo Roberto
- FABIANO Maurizio
- FRESCURA Alessandro
- GALDIERI Valenti
- GENTILE Sabrina
- GERMINARA Giuseppe
- GIRARDI Siro
- GOKE Marc Ulrich
- GRECO Giovanni
- IANNONE Ernesto
- LA ROSA Vincenzo
- LARATTA Artemio
- LARATTA Pantaleone
- LUCENTE Maria Luisa
- LUMARE Roberto
- LUMARE Salvatore
- MAIDA Massimiliano
- MALERBA Stefania
- MANNA Giovanna
- MANNARINO Salvatore
- MARSICO Rodolfo
- MARTINO Saverio
- MASCHERPA Ambrogio
- MASCIARI Francesco
- MAURO Serafino
- MAZZEI Giovanni, detto “Gianni/Giannetto”
- MAZZEI Salvatore
- MAZZOTTA Salvatore
- MEGNA Domenico
- MEGNA Mario
- MEGNA Pantaleone
- MEGNA Rosa
- MONTI Francesco
- MORABITO Paolo
- MOSCOGIURI Enrico
- MUNGARI Vincenzo
- NISTICO’ Luigi
- OLIVERIO Gerardo Mario
- OLIVERIO MEGNA Sandro
- OUHAID Rachid
- PACE Domenico
- PACE Santa
- PACENZA Giacomo
- PAGLIUSO Antonio
- PALLARIA Domenico
- PANEBIANCO Salvatore
- PANTISANO Giuseppe
- PAOLUCCI Massimo
- PARRILLA Nicodemo
- PEDACE Pantaleone Telemaco detto “Leo
- PROSPERO Mauro
- PUCCI Giuseppe detto “Pino
- RACHIELI Salvatore
- REDENTE Giuseppe
- REILLO Orsola Renata Maria
- RITORTO BRUZZESE Dario
- RIZZO Antonietta
- ROMEO Sebastiano
- RUGGIERO Franco
- RUSSO Gaetano
- SANTILLI Nicola
- SAPIA Luigi
- SCARAMUZZINO Orlando
- SCERRA Nicodemo
- SCULCO Flora
- SCULCO Maria Carmela
- SCULCO Vincenzo
- SICILIANI Roberto
- SPERIA Teresa
- STRICAGNOLI Carmine
- STRINI Stefano
- TALARICO Piero
- TORROMINO Santino
- TREMOLITI Giuseppe
- TURINO Gianfranco
- VECCHIO Gustavo
- VELLO Nunzio
- VELLA Salvatore
- VESCIO Alessandro
- VILLIRILLO Giuseppe
- VRENNA Giovanni detto Giann
- VRENNA Pietro detto ‘Piero”
- VRENNA Raffaele
- WIESER Josef
- ZICCHINELLO Tommaso