A Rende vietato ammalarsi, la Guardia Medica chiusa per mancanza di dottori
Un biglietto (sgrammaticato) attaccato con lo scotch, avverte l’utenza che non è possibile farsi visitare
Mentre è in corso una battaglia (politica soprattutto, quindi lontanissima dalla gente a cui i servizi sono rivolti) sul nuovo ospedale cosentino (o dell’area urbana) che un giorno è a Vaglio Lise, il giorno dopo ad Arcavacata, un altro giorno sulle colline di Muoio Piccolo, a Rende la Guardia medica ha chiuso.
Un biglietto, scritto (non si capisce se dal personale o da un utente) su una scartoffia di fortuna (una griglia da riempire con i dati della pressione arteriosa e venosa ripiegata e appiccicata alla bell’e meglio), sgrammaticato anche nella forma, avverte “Chiuso mancanza medici”. Un avviso appeso al portone dell’Asp, frettoloso e spiegazzato, che restituisce la sensazione di trascuratezza che si respira al livello della strada e non dei palazzi dove si decide chi, cosa, e in che posizione. Anche se l’avviso fosse frutto di un paziente, sta di fatto che non è mai stato rimosso segno che da un po’ da quelle parti non si apre.
In caso di chiusura le comunicazioni dovrebbero arrivare a Prefettura e carabinieri e poi essere spiegate in modo chiaro all’utenza che deve sapere che la Guardia medica a cui si è rivolta è chiusa, quando riaprirà o, in alternativa, dove dirottare in caso di urgenze non procrastinabili. Comunque vale sempre il solito consiglio: meglio non ammalarsi.