sabato,Novembre 2 2024

Enza Bruno Bossio alla festa dell’Unità ad Acri: «Dare dignità al lavoro precario»

L'ex deputata e attuale membro della direzionale nazionale del Pd ha parlato della revoca del reddito di cittadinanza: «I centri per l'impiego non dialogano con l'inps»

Enza Bruno Bossio alla festa dell’Unità ad Acri: «Dare dignità al lavoro precario»

Da ieri, 21 agosto, si sta svolgendo ad Acri la festa provinciale dell’Unità. Lavoro, salario minimo, lotta al precariato e reddito di cittadinanza, sono i temi trattati durante la prima giornata dell’appuntamento. Una due giorni ricca di iniziative che vede la città ai piedi della Sila ospitare tanti esponenti dem.

Poca la partecipazione di pubblico nel corso del convegno che si è svolto nel pomeriggio di ieri, mentre discreta la presenza nel corso della serata per assistere al concerto del gruppo salentino “Ariacorte”. Tra gli ospiti della Festa dell’Unità anche l’ex deputata e componente della direzione nazionale del Pd Enza Bruno Bossio, che è entrata anche nell’argomento del reddito di cittadinanza, sussidio sospeso dal Governo Meloni. Dopo il taglio del RdC solo il 24% dei calabresi che percepiva il sussidio ha avviato la formazione finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro nell’ambito del progetto Gol finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un corto circuito che secondo la Bruno Bossio è legato al fatto che «i centri per l’Impiego non si parlano con l’Inps». La Bruno Bossio ha parlato di salario minimo che «per legge sia un atto dovuto – afferma – perché la contrattazione va bene ma dal salario minimo in su. Altrimenti si hanno situazioni, come ad esempio i tirocinanti, in cui le retribuzioni risultano essere ancora più basse rispetto al reddito di cittadinanza.

I lavori precari producono un reddito troppo basso, quindi noi dobbiamo alzare i salari e fare in modo che i lavori diventino allettanti», sostiene la deputata. Tra le tematiche trattate anche quella del lavoro giovanile e dell’emigrazione, alla ricerca di impiego, dalle regioni del Sud a quelle del Nord. «Per evitare lo spopolamento bisogna che ci siano investimenti – dice Bruno Bossio – che cresca il tessuto economico e che sostanzialmente i giovani vengano retribuiti in modo giusto.

Conosco ragazzi che avevano un Rdc intorno ai 700 euro, ma che hanno scelto di fare il tirocinio a 400 euro. Tutto questo non è giusto, ed è difficile scegliere il lavoro se questo è il paragone». In conclusione anche un mea culpa: «Dobbiamo fare una battaglia perché questo lavoro precario diventi un lavoro quantomeno dignitoso. È una battaglia che il Pd forse doveva fare anche prima, anche perché abbiamo avuto il ministro del Lavoro. Ma meglio tardi che mai».