«Cosenza, che gli atti vandalici non siano un alibi per il ritardo su Viale Parco»
L'associazione "La Cosenza che vuoi": «Ora, quasi per incanto, l’Amministrazione sembra accorgersi del Parco del Benessere ed a metterlo nella sua agenda. Speriamo non si tratti di un fatto isolato»
«Per sgombrare il campo da ogni dubbio, la condanna di atti vandalici che danneggiano infrastrutture di ogni genere, ed in particolare quelle del Parco del Benessere, è unanime e incondizionata. Però, che il loro ripristino possa diventare un alibi per giustificare il ritardo del completamento dei lavori è davvero inaccettabile». Lo afferma in una nota l’associazione “La Cosenza che vuoi”.
«E’ da diversi mesi – si legge in una nota – che “La Cosenza Che Vuoi” si sta battendo incessantemente per sollecitare l’Amministrazione a risolvere una serie di problemi. L’abbiamo invitata ad informare in maniera trasparente i cittadini sul ritardo del completamento dei lavori in corso, ma i cittadini non hanno avuto risposta. L’abbiamo invitata ad intraprendere la strada di un collaudo parziale, relativo alle opere già completate e utilizzate da molti ragazzi in condizioni di sicurezza precarie, ma i cittadini non hanno avuto risposta».
«L’abbiamo invitata ad informare i cittadini sulle modalità di gestione e di fruizione delle varie strutture una volta ultimate e collaudate, ma i cittadini non hanno avuto risposta. L’abbiamo sollecitata a mettere qualche contenitore per raccogliere i rifiuti e, almeno in questo caso, i cittadini hanno avuto qualche timido riscontro, anche se ancora insufficiente. Ora – spiegano i componenti dell’associazione – quasi per incanto, l’Amministrazione sembra accorgersi del Parco del Benessere ed a metterlo nella sua agenda. Speriamo non si tratti di un fatto isolato, ma che ci sia finalmente un minimo di continuità».
«Rinnoviamo all’Amministrazione l’invito ad affrontare con estrema diligenza tutte le fasi legate alla piena fruizione delle opere pubbliche in generale e del Parco del Benessere in particolare: dalla programmazione, alla pianificazione, all’esecuzione, al monitoraggio, al controllo ed al collaudo delle opere in corso e, una volta terminate e finalmente consegnate alla cittadinanza, attuare una sana gestione e manutenzione delle strutture. Per quanto riguarda gli atti vandalici – aggiungono – è fondamentale mettere in atto misure preventive, basate sull’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, la cui efficacia nel contrastare varie tipologie di crimine sta dando risultati sempre più incoraggianti in molte città».
«Nella Cosenza che vogliamo – si conclude la nota de “La Cosenza che vuoi” – i lavori del Parco del Benessere sarebbero ultimati da tempo e le strutture, pienamente fruibili in condizioni di sicurezza e decoro, sarebbero videosorvegliate giorno e notte e tutti coloro che le danneggiano, immediatamente individuati, sarebbero chiamati a rimetterle a posto a proprie spese, anche con il proprio lavoro. Questa Cosenza che vogliamo è davvero un sogno irrealizzabile? Pensiamo proprio di no».