“Reset”, Bruzzese: «Cesare D’Elia non fa parte della ‘ndrangheta cosentina»
Il collaboratore di giustizia in aula ha negato di aver "battezzato" in carcere uno degli imputati che hanno scelto di farsi giudicare con il rito alternativo
Cesare D’Elia non fa parte della ‘ndrangheta cosentina. Lo ha dichiarato oggi in udienza, nel processo “Reset“, il collaboratore di giustizia Franco Bruzzese, ex boss degli “zingari” di Cosenza, ovvero colui il quale decretò la morte di Luca Bruni. D’Elia è uno degli imputati che ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato.
Incalzato dalle domande dell’avvocato Cristian Cristiano, il pentito Franco Bruzzese ha escluso di aver “battezzato” in carcere Cesare D’Elia così come avevano sostenuto i collaboratori Luciano Impieri, Ivan Barone ed Ernesto Foggetti. Bruzzese ha poi aggiunto di non aver delegato l’imputato a gestire i dissapori tra i detenuti, essendo lui stesso un tipo litigioso, motivo per il quale sarebbe stato trasferito nella sua cella. Infine, il pentito ritiene che D’Elia non facesse parte di alcuna organizzazione mafiosa cosentina: né quella a lui riconducibile né quella degli “italiani”.
- Tags
- Cosenza