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Aveva fatto rientro nel suo paese natio per le vacanze di Natale, ma il suo ritorno a casa si è rivelato meno piacevole del previsto: ad attenderla dietro l’angolo, infatti, c’era il trauma di una molestia sessuale. E’ quanto denunciato da un’insegnante originaria di un centro dell’hinterland di Cosenza, ma residente al Nord per motivi di lavoro. La vicenda è stata successivamente oggetto d’indagini ed è culminata nella richiesta di rinvio a giudizio di un parrucchiere di 49 anni accusato di violenza sessuale.
Di anni, invece, la parte offesa di questa storia ne ha 27 e i fatti che la riguardano da vicino risalgono al 28 dicembre del 2022. Quel giorno, la ragazza si reca nel salone di quello che ritiene un vecchio amico di famiglia per dare una sistemata ai capelli. Lui l’accoglie con affetto e simpatia, ma stando al racconto della ventisettenne, cambierà ben presto registro. Agli apprezzamenti, infatti, fa seguito una mano che l’uomo le fa scivolare in modo furtivo sul seno.
Lei non dà peso all’accaduto, pensa a un gesto innocente e resta immobile sulla sedia. Il clima, però, si scalda. Le fasi di preparazione dell’acconciatura richiedono l’attesa di una ventina di minuti, un tempo che il parrucchiere propone di impiegare guardando “un video divertente” sul tablet. Prima, però, chiude a chiave la porta del locale. Poi, propone alla cliente di spostarsi con lui nell’altra stanza per procedere alla visione.
A quel punto, la donna afferma di essersi insospettita. Resta così immobile al proprio posto, ormai più che guardinga, e purtroppo per lei il peggio si materializza di lì a poco. Il video divertente a cui quell’uomo le aveva chiesto di dare un’occhiata, infatti, era in realtà una clip pornografica. All’iniziale imbarazzo, fa seguito il suo biasimo per quell’iniziativa a lei sgradita, ma il parrucchiere, tutt’altro che domo, non si sarebbe perso d’animo.
Ai tentativi verbali di convincerla a fare sesso con lui, avrebbe fatto seguito un’altra palpatina al seno, poi uno strusciamento del suo corpo contro il suo, due ulteriori approcci che anticipano la resa. La ragazza, infatti, sostiene che a quel punto l’uomo abbia rinunciato a ulteriori avance e sia andato ad aprire la porta. Di lì a poco, l’arrivo di un’altra cliente – in anticipo rispetto all’appuntamento concordato – avrebbe posto poi fine al pomeriggio da incubo.
In seguito, ai carabinieri la ventisettenne ha illustrato i turbamenti avuti subito dopo: la voglia di denunciare l’accaduto, il timore per il giudizio della gente, la paura che potesse succedere di nuovo. Alla fine, previo confronto con sua sorella, si è determinata a sporgere regolare denuncia.
Domani, 30 ottobre 2023, sarà già un primo giorno della verità. In tribunale, infatti, è in programma l’udienza preliminare a carico del suo presunto molestatore che, in questa vicenda, è difeso dall’avvocato Angiolino Franco. A rappresentare in aula la parte offesa, invece, ci penserà l’avvocato Carlo Esbardo.

