Scontri tra tifosi a Rende, feriti nove poliziotti di Reggio Calabria
I sindacati e le associazioni di polizia condannano quanto avvenuto nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza Nord
«Ieri sera, al termine della disputa calcistica Cosenza-Catanzaro si sono registrati disordini, ed in particolare i tifosi del Catanzaro si sono resi protagonisti di deliberato attacco rivolto agli appartenenti alle Forze dell’ordine. Il bilancio è di un dirigente della questura colpito alla testa, riportando una prognosi di 5 giorni e di 9 poliziotti del Reparto Mobile di Reggio Calabria rimasti contusi durante lo scontro, oltre a diverse auto danneggiate dai tifosi catanzaresi«. Così Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia.
«Ancora una volta – osserva Letizia – gli incidenti si registrano all’esterno dello stadio e lungo gli itinerari di deflusso laddove gli operatori delle Forze dell’ordine sono stati chiamati a proteggere la collettività dall’azione di alcune frange dei tifosi che intendono la competizione sportiva come l’opportunità per dare vita ad azioni criminali che si riverberano anche sui cittadini e sui loro beni, che sono stati costretti a subire il triste spettacolo messo in atto dagli ultrà ospiti che poco prima di lasciare la città, improvvisamente sono scesi dai pullman travisati ed armati di bastoni per affrontare le forze dell’ordine».
«Ed ancora una volta – sottolinea – ciò che rileva è la particolare esposizione degli appartenenti alle forze di polizia impiegati durante le manifestazioni che, nel caso di specie, nonostante la continua azione di dialogo svolta nei confronti della tifoseria ospite, iniziata prima dell’evento e mai interrotta, anche dopo che il dirigente del servizio era stato aggredito all’esterno dello stadio, non è riuscita a farne breccia nella frangia violenta dei supporter catanzaresi resasi responsabile dei successivi disordini lungo l’itinerario del deflusso».
Parla il Coisp
«Ieri sera circa 800 tifosi del Catanzaro, che giocava contro il Cosenza, senza biglietto, muniti di bastoni e incappucciati, alla fine della partita hanno attaccato le Forze di polizia. Il risultato: nove agenti dei Reparti mobili feriti, quattro della Questura, alcune volanti danneggiate. L’intento degli ultras in pratica era chiaro: cercavano lo scontro con le Forze dell’ordine. Un episodio molto simile è accaduto tra i tifosi della Nocerina e del Lecce che, incontrandosi nell’area di servizio di Teano, ieri sera, hanno dato il via allo scontro, culminato con l’arrivo delle Forze dell’Ordine. All’arrivo delle volanti, infatti, entrambe le tifoserie si sono scagliate contro le Forze dell’Ordine. A Milano, invece, nel pomeriggio di ieri, sono stati aggrediti degli agenti in via Padova: qui infatti, alcuni estremisti dei centri sociali, nel tentativo di impedire la presentazione del libro di Silvia Sardone, si sono scagliati contro gli agenti». Lo dichiara Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
«Questi tre episodi, apparentemente slegati tra loro – osserva PIanese – in realtà hanno una matrice comune: quella dell’odio verso le Forze dell’ordine e della volontà di ricercare a tutti i costi lo scontro. Le aggressioni nei confronti di chi si occupa di controllare l’ordine pubblico e di tutelare i cittadini sono cresciute esponenzialmente negli ultimi giorni e tutto ciò è avvenuto perché una certa parte politica ha deliberatamente deciso di minare la credibilità della Polizia e di umiliare i poliziotti. Ormai nel nostro Paese si sta facendo strada il concetto che è possibile aggredire le donne e gli uomini in divisa senza commettere reato, come se vi fosse un tacito assenso nel commettere atti aggressivi e violenti. Abbiamo bisogno della solidarietà e del supporto delle Istituzioni e dello Stato, quello stesso Stato che il popolo delle divise difende ogni giorno anche mettendo a rischio la propria incolumità».