Pentiti che si incontrano nella stessa località protetta, scoppia il caso a Reset
La circostanza è stata sollevata dalle difese attraverso più missive inviate ad alcuni difensori dall'ex collaboratore di giustizia, Pierluigi Terrazzano
A Reset scoppia il caso dei pentiti. Precisamente, cinque. A sollevare il caso sono state le difese al termine dell’esame e controesame del pentito collaboratore di giustizia, Giuseppe Zaffonte. L’avvocato Gianluca Garritano ha fatto riferimento a diverse lettere che sarebbero state inviate dall’ex collaboratore di giustizia, Pierluigi Terrazzano, ad alcuni avvocati.
Nelle missive ci sarebbero riferimenti precisi al fatto che i pentiti avrebbero discusso in una località protetta, commettendo anche reati. Terrazzano avrebbe riferito di circostanze in cui sarebbe stato fermato insieme a Zaffonte dai carabinieri. Zaffonte, come vedremo, ha smentito di essere coinvolto nella detenzione di droga. L’avvocato Garritano ha chiesto di sentire con urgenza Terrazzano per chiarire l’accaduto ma il tribunale collegiale ha deciso di valutare tale richiesta più avanti.
Inoltre, l’avvocato Garritano ha invocato l’acquisizione dei certificati di detenzione di Michele Di Puppo, Umberto D Puppo, Alberto Superbo, Marco D’Alessandro, Francesco Costantino De Luca, nonché il certificato di detenzione dello stesso Zaffonte.
Tornando alla questione sollevata in udienza, Terrazzano avrebbe scritto di aver incontrato Zaffonte, Francesco Noblea, Vincenzo De Rose, Ester Mollo e Marco Paura.