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Tra i docenti della provincia di Cosenza il malcontento si tocca con mano. Con la pubblicazione da parte dell’Atp dei bollettini di nomina per la individuazione degli aventi diritto all’assegnazione degli incarichi annuali, c’è chi si è visto superare in graduatoria da colleghi con punteggi inferiori. I conferimenti rispondono ad una procedura automatizzata per cui gli insegnanti rimasti privi di una cattedra ritengono di essere vittime di un’anomalia dell’algoritmo impiegato dal software informatico.
In realtà a generare confusione sarebbe l’applicazione, nell’ambito di questo complesso sistema, delle riserve di posti destinati, per legge, a particolari categorie di personale, prevalentemente ai soggetti con disabilità o che prestano assistenza a familiari conviventi con disabilità. Il problema è che, negli atti pubblicati dall’Atp, questa condizione di precedenza non viene evidenziata, per cui fioccano i ricorsi da parte di coloro che ritengono di essere stati ingiustamente scavalcati. Solo in questa settimana le diverse organizzazioni sindacali ne hanno ricevuti decine in tutta la provincia.
Per evitare l’avvio di inutili contenziosi, che potrebbero intasare il lavoro negli uffici preposti e generare incertezza sulla costituzione dei ruoli nelle scuole della provincia, secondo il sindacato Usb basterebbe una semplice integrazione del bollettino ufficiale: «La privacy sarebbe comunque garantita – sostiene Pino Assalone, segretario Usb Scuola di Cosenza, nell’intervista video rilasciata al nostro network – e si eviterebbe di ingenerare dubbi nei docenti con punteggio superiore a quello dei colleghi nominati, tali da portare a richieste di accesso agli atti o addirittura nella presentazione di ricorsi che andrebbero ulteriormente ad oberare gli uffici dell’Atp».