Il tribunale del Riesame di Catanzaro ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Francesco Rango. Il ricorso è stato parzialmente accolto in quanto la difesa del giovane indagato, assistito dall’avvocato Antonio Quintieri, ha ottenuto l’annullamento del capo B presente nell’ordinanza custodiale. Nel reclamo si faceva riferimento al fatto che Rango, figlio di Maurizio, boss degli “zingari” di Cosenza, oggi al 41 bis, non avesse colpito con pugni e schiaffi la persona offesa, ovvero il titolare di un noto bar cittadino, inserito tra i locali della movida cosentina.

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Da discutere la posizione di Giuseppe Bevilacqua

Cristallizzate, dal punto di vista indiziario, le minacce mafiose rivolte al 42enne che dopo l’aggressione, avvenuta il 28 aprile del 2024, a due passi da corso Mazzini, si era presentato dai carabinieri per formalizzare la denuncia rispetto ai fatti avvenuti in piena notte. Inoltre, la posizione di Giuseppe Bevilacqua verrà trattata il prossimo 17 settembre. A discutere il ricorso davanti al Riesame sarà l’avvocato Francesco Gelsomino.

Infine, vista la formulazione dei capi d’imputazione, non è da escludere che le indagini proseguano in più direzione al fine di individuare altri soggetti che avrebbero concorso nel ferimento della parte offesa.