Premio per la Cultura Mediterranea 2024 nel segno della pace
La XVIII edizione del Premio per la Cultura Mediterranea ha celebrato a Cosenza i vincitori tra cui Don Dante Carraro, Aldo Cazzullo e Zamir Hakan Günday, in una serata dedicata al dialogo e alla pace tra le culture mediterranee
Il Premio per la Cultura Mediterranea – Fondazione Carical ha celebrato ieri la sua XVIII edizione con una serata, come da tradizione, che ha avuto come cornice il Teatro Rendano di Cosenza. L’evento, condotto dalla giornalista del Tg1 Laura Chimenti, volto noto dell’evento, ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco del mondo culturale e sociale, confermando ancora una volta il ruolo centrale del premio come ponte tra le diverse civiltà del Mediterraneo. Tra momenti di arte e riflessione, la kermesse ha affrontato temi di grande attualità come la pace e la guerra, alternando la consegna dei premi a performance artistiche ispirate a questi argomenti.
Don Dante Carraro, impegnato da anni in attività di solidarietà, è stato premiato nella sezione dedicata alla Società Civile. Il suo lavoro infaticabile a favore delle comunità mediterranee ha ottenuto un meritato riconoscimento, sottolineando l’importanza dell’impegno civile in un’area segnata da profonde disuguaglianze.
Nella Sezione Scienze dell’Uomo, il premio è andato allo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo, figura di spicco nel panorama culturale italiano. Cazzullo, noto per il suo sguardo acuto sulle vicende storiche e sociali, è stato celebrato per il suo contributo innovativo allo studio delle culture del Mediterraneo, dimostrando come il passato possa offrire lezioni fondamentali per il presente.
Per quanto riguarda la Sezione Narrativa, la giuria ha premiato Zamir Hakan Günday, autore pubblicato da Marcos y Marcos, che si è distinto per la capacità di rappresentare con grande sensibilità i contesti mediterranei, raccontando storie di grande forza e impatto emotivo. La sua opera, fortemente legata alle radici culturali dell’area mediterranea, ha saputo conquistare il pubblico e la critica.
La Narrativa Giovani, sezione assegnata da una giuria composta da studenti delle scuole superiori calabresi e lucane, ha visto trionfare Greta Olivo autrice di Spilli, giovane autrice pubblicata da Einaudi. Prima della cerimonia, nell’Auditorium del Liceo Classico “B. Telesio”, i ragazzi hanno potuto incontrare l’autrice e dialogare con lei, in un dibattito stimolante che ha coinvolto gli studenti su temi letterari e di attualità.
Il riconoscimento per la Sezione Poesia è stato assegnato a Giuseppe Conte, poeta capace di evocare nelle sue opere l’anima del Mediterraneo, con i suoi contrasti e le sue speranze. La sua voce poetica, già nota e apprezzata in Italia, ha saputo ancora una volta toccare corde profonde, regalando al pubblico una riflessione sul destino dei popoli che abitano questa regione.
Un altro momento significativo della serata è stato il riconoscimento nella Sezione Cultura dell’Informazione alla giornalista turca Ece Temelkuran, una figura di grande rilievo nell’ambito dell’informazione. La sua attività giornalistica, che affronta con coraggio temi delicati e spesso controversi, ha dato un contributo fondamentale alla comprensione delle dinamiche politiche e sociali nell’area mediterranea.
Il Premio Speciale Fondazione Carical è stato attribuito a Giancarlo Viglione, una personalità calabrese che si è distinta nel proprio campo, diventando un modello per le nuove generazioni. Con la sua dedizione e il suo impegno, Viglione incarna i valori di eccellenza e innovazione che la Fondazione Carical si propone di promuovere attraverso questo premio.
Infine, il riconoscimento per la traduzione è stato assegnato a Susanna Basso, traduttrice italiana di grande talento, che ha saputo portare in Italia opere internazionali, contribuendo a far conoscere la letteratura straniera al pubblico italiano e arricchendo il panorama culturale nazionale.
La serata ha visto la partecipazione di ospiti internazionali come l’Ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, e la co-presidente del Festival del Libro Africano di Marrakesh, Fatimata Wane, a dimostrazione del sempre crescente respiro internazionale dell’evento. Mario Bozzo, presidente del Premio, ha sottolineato con orgoglio come il Premio per la Cultura Mediterranea abbia saputo, negli anni, costruire relazioni importanti con altri eventi culturali dell’area mediterranea, rafforzando i legami tra le diverse sponde di questo mare comune.
Giovanni Pensabene, Presidente della Fondazione Carical, ha ribadito l’importanza del dialogo interculturale, ricordando che “la pace si costruisce solo attraverso il dialogo” e che iniziative come questa rappresentano un tassello fondamentale per unire popoli e culture diverse.
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