martedì,Dicembre 3 2024

Città Unica, Greco: «Non contesto la fusione ma l’imposizione dall’alto»

Il sindaco di Castrolibero mantiene forte la propria posizione, ma i giovani dei partiti politici riunitisi a Rende sostengono a gran voce il sì

Città Unica, Greco: «Non contesto la fusione ma l’imposizione dall’alto»

Sospesi fra il sì e il no. La città unica non smette di portare a discussioni, anche animate, sulle diverse posizioni. E in attesa della decisione del TAR che arriverà domani continuano le assemblee e le riunioni in cui diverse anime dei diversi comuni danno, ovviamente, diverse opinioni.

Da Castrolibero ancora un no

A Largo degli Aquiloni, a Castrolibero, il sindaco Orlandino Greco ribadisce il proprio no alla città unica. Senza però chiudere la porta a priori: «In tempi non sospetti – dice il primo cittadino – ero stato proprio io a fare una prima proposta di questo tipo. Ciò che non accetto è la decisione calata dall’alto, imposta. Questo non ha niente a che fare con la democrazia e che non spiega quali siano i vantaggi.

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Mai avrei pensato di scendere in piazza per difendere lo stendardo del mio Municipio e i valori del mio territorio». Parole forti che trovano conferma in quelle di Carlo Rinaldo, esperto in materia amministrativa: «I comuni sono malati e questo è evidente – spiega – così com’è evidente che i servizi unificati possano dare una grossa mano. Ma un conto è l’unificazione, un conto la fusione: si tratta dell’eutanasia dei comuni, che vengono uccisi invece di essere curati».

Da Rende i giovani dicono sì

Di tutt’altro avviso, invece, i giovani di PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia, per una volta uniti dalla stessa parte. All’Hotel Majorana i rappresentanti delle sezioni giovanili dei tre partiti si sono seduti allo stesso tavolo per dire di sì alla città unica e spiegare le proprie motivazioni. «Si tratta di un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire – dice Dino Farina di Forza Italia Giovani – perché la nostra generazione è rimasta tagliata fuori: tanti nostri coetanei sono stati costretti all’emigrazione per costruirsi un futuro, la città unica ci darebbe una grossa mano».

A fargli eco Francesco Mendicino dei Giovani Democratici: «La nostra partecipazione a questa iniziativa va oltre le divergenze politiche con gli altri partiti: è una chance troppo grossa per tutti noi. Contestiamo i metodi – conclude – ma la città unica è necessaria». Qualunque sarà domani la risposta, insomma, la città unica continua a far discutere.

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