Cambiamento climatico, in centro a Cosenza cappotti e capospalla fermi in vetrina | VIDEO
Il caldo di questo autunno con temperature sopra i 20° causa non pochi grattacapi ai commercianti di moda: «Rischiamo di arrivare ai saldi con tanta roba invenduta»
Cosenza, Corso Mazzini, novembre 2024. Il sole splende alto, all’ombra c’è bisogno solo di un giubbino leggero, quando ci si sposta verso le parti illuminate qualcuno addirittura lo toglie per restare a mezza manica. Effetti del cambiamento climatico, come ha spiegato ai nostri microfoni Bernardo Gozzini del LaMMA: e se il bagno nel mare calabrese il 2 novembre ha fatto sorridere più di qualcuno, chi non è contento di questo caldo sono i commercianti. Che rischiano di arrivare ai saldi senza aver venduto i capi invernali.
Cambiamento climatico, le voci dei commercianti
Un problema globale e sicuramente di più larga scala, ma che sui commercianti di vestiti pesa come un macigno: «Chi prepara la stagione un anno prima perché non lavora sullo shopping usa e getta non può avere le previsioni del clima a 365 giorni di distanza – ci spiegano – e il rischio è quello di ritrovarsi i magazzini pieni di roba invernale che resta invenduta fino ai saldi di gennaio».
Quello che succede, in sostanza, è che per quanto il passeggio su Corso Mazzini, nel centro di Cosenza, resti comunque sostenuto, nei negozi entra poca gente. Un problema orizzontale, che colpisce tutti, dal fast fashion alle boutique di qualità. In questo senso, il cambiamento climatico è tristemente paritario: «Fino a pochi anni fa questo era il periodo dei capospalla, adesso – dicono i commercianti in coro – c’è ancora grande richiesta di mezze maniche e cotone». Non fanno eccezione le scarpe, che spesso vengono considerate un capo immune alle stagioni.
Pochi i negozi che riescono a vendere capi invernali e quali tutti con i cosiddetti saldi di metà stagione, una novità venuta alla luce proprio con l’innalzamento delle temperature: «Lo facciamo da un po’ di anni e, per fortuna, riusciamo ad attirare il cliente».
Saldi di metà stagione a un passo dal Black Friday, che arriverà fra poco più di venti giorni (ma che, in realtà, inizia già dalla settimana precedente al 29 novembre). Più che altro, una necessità.
La richiesta: «Saldi di fine stagione a febbraio»
Saldi di metà stagione, Black Friday e in un battito di ciglia è già gennaio, ovverosia il mese dei saldi di fine stagione. Quest’anno la data stabilita è quella del 5, la vigilia dell’Epifania. Troppo presto secondo i commercianti, che chiedono uno slittamento: «Se tutto il mondo tiene conto del cambiamento climatico, non vedo perché non dovremmo farlo con i saldi. Spesso ci si scorda che le difficoltà del venditore finale vanno di pari passo con quelle del produttore».
E dunque, addio a gennaio come mese per iniziare a comprare a prezzo di sconto cappotti, montgomery e dolcevita: «Non possiamo pensare che a gennaio, quando abbiamo iniziato a malapena da un paio di mesi la vendita invernale, possiamo scontare così tanto: siamo in pieno autunno e ancora la merce è ferma, come si può ragionare così a breve termine per i saldi?». A questo punto, la proposta è lanciata. Ma l’impressione è che, almeno per ora, il dialogo non sia iniziato.