Città unica, nuovo step nei tribunali con i ricorsi al Consiglio di Stato
Lo presenteranno il Comune di Castrolibero e il Comitato per il No di Cosenza, sulla stessa strada dovrebbe essere anche Palazzo dei Bruzi. Più freddi a Rende dove si è in campagna elettorale per il referendum
Dopo il no da parte del Tar di Catanzaro alla richiesta di sospensiva da parte di Enti e comitati ricorrenti, prima del referendum potrebbe registrarsi un nuovo step nelle aule dei tribunali. Il Comune di Castrolibero e il Comitato per il No di Cosenza hanno deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato. Palazzo dei Bruzi dovrebbe fare lo stesso come da indicazione dei legali interessati, mentre a Rende si è ancora in piena fase di valutazione.
A riguardo, il “Comitato Cosenza NO alla Fusione – Per una Città Policentrica” ha incaricato l’avvocato Rossella Barberio di presentare istanza contro l’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale.
«Il TAR Calabria – ha dichiarato Mario Bozzo, portavoce del Comitato – non ha respinto il nostro e gli altri ricorsi, come con grande superficialità e/o scarsa onestà intellettuale afferma il fronte del Sì, ma si è limitato a non concedere la sospensiva, rinviando ad altra fase la valutazione nel merito. Le obiezioni contenute nel nostro articolato e documentato ricorso al TAR, presentato dall’avvocato Rossella Barberio, rimangono pertanto intatte».
«Esse riguardano – ha concluso Mario Bozzo – il mancato coinvolgimento dei Comuni interessati nella iniziativa fusionista, da parte della Regione Calabria; alcune questioni di legittimità costituzionale, a partire dalla violazione del principio di autonomia; e la violazione dell’articolo 12 dello Statuto regionale che per il referendum prevede che sia raggiunto il quorum del 30 per cento degli aventi diritto al voto»