Recovery, la Cassazione annulla anche l’ordinanza di Simone Ferrise
L'indagato è accusato dalla Dda di Catanzaro di aver partecipato all'associazione a delinquere dedita al narcotraffico agevolando il gruppo diretto da Adolfo D'Ambrosio
Dopo Pasquale Germano, la Cassazione si esprime su un’altra posizione. Stavolta è quella di Simone Ferrise, indagato in Recovery con l’accusa di partecipazione all’associazione a delinquere nell’ambito delle presunte attività illecite del gruppo capeggiato da Adolfo D’Ambrosio. Gruppo che avrebbe agevolato la cosca degli italiani nel narcotraffico.
Com’è avvenuto per l’avvocato Fiorella Bozzarello, anche la penalista Laura Gaetano, trovandosi a Roma per la trattazione orale del ricorso presentato per conto del suo assistito, non ha avuto modo di porre le domande difensive al collaboratore di giustizia Francesco Greco. Anche in questo caso, gli ermellini hanno messo in discussioni le motivazioni del Riesame di Catanzaro che aveva confermato la misura cautelare della custodia in carcere applicata a Simone Ferrise il 14 maggio scorso. Ora servirà un nuovo giudizio cautelare.
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