Cosenza, perché il rosso di Caporale contro il Catanzaro è un grave errore arbitrale
Un'analisi della decisione presa dal direttore di gara sul rosso diretto al difensore rossoblù: per il DOGSO mancano due parametri su quattro
L’espulsione del difensore del Cosenza, Alessandro Caporale, avvenuta al minuto 21 del derby disputatosi ieri allo stadio Marulla contro il Catanzaro ha suscitato molte polemiche e leggendo il regolamento sembra che l’arbitro Gianluca Aureliano abbia preso proprio un abbaglio.
Cosenza-Catanzaro, cos’è un DOGSO e qual è l’errore di Aureliano
Il direttore di gara ha interpretato la situazione come Dogso (“Deny an obvious goal scoring opportunity”), dicitura anglofona che rientra nel regolamento degli arbitri e che tradotto in italiano sta a significare “negare un’evidente opportunità di segnare una rete”. Per il Dogso sono quattro le condizioni da valutare: possesso del pallone di chi subisce il fallo; distanza dalla porta avversaria; direzione complessiva dell’azione d’attacco; numero di difendenti in grado di intervenire qualora non si verificasse il fallo. L’intervento di Caporale su Pittarello durante Cosenza-Catanzaro avviene sulla sinistra e fuori dall’area di rigore. Il difensore rossoblù è l’ultimo uomo sì, però l’azione non è indirizzata verso la porta difesa da Micai e la distanza è siderale. Quindi mancano almeno due dei quattro parametri previsti
Il fallo non è un Dogso ma un Spa
Il fallo, secondo regolamento, invece, è da valutare come Spa (“Stopping a promising attack”) che si verifica quando un difendente interrompe in maniera fallosa una promettente azione offensiva degli avversari – nel gergo calcistico “fallo tattico” – e viene sanzionato con il cartellino giallo. Il Var comunque poteva intervenire per far cambiare la decisione al direttore di gara, ma ciò non è accaduto. Invece, per quanto riguarda il gol annullato a Kouan e il rigore concesso ai rossoblù per il fallo di mano di Scognamillo, le decisioni assunte durante Cosenza-Catanzaro sono state corrette in quanto oggettive e sfuggite all’arbitro.