Elezioni Rende, Giovanni Bilotti: «Favorire trasporto pubblico e connessione tra i quartieri»
Le idee programmatiche sono emerse dal tavolo telematico su sostenibilità e strategia urbana promosso dal movimento GenerAzione che sostiene la candidatura a sindaco del giovane ingegnere
Nell’ambito del tavolo tematico su sostenibilità e strategia urbana promosso ieri a Rende da GenerAzione, Giovanni Bilotti, candidato a sindaco di Rende, ha illustrato e condiviso con esperti del settore, cittadini e associazioni, la visione urbanistica e mobilità smart della Rende che verrà.
Per la città policentrica che vogliamo costruire occorre puntare a una mobilità sostenibile, integrata, pubblica e accessibile che metta al centro le persone, i quartieri e l’ambiente. Un sistema che colleghi in modo intelligente la città, favorendo il trasporto pubblico e riducendo le disuguaglianze territoriali. Non possiamo permettere che l’accesso ai servizi dipenda dalla zona in cui si abita: nessun cittadino deve sentirsi di Serie B”, ha dichiarato Bilotti.
«È necessario costruire una rete di trasporti diversificata e connessa: bisogna potenziare il trasporto pubblico, utilizzare navette elettriche tra quartieri, bus elettrici, implementare collegamenti rapidi UNICAL– Polo industriale e piste ciclabili integrate con le aree residenziali e produttive», ha affermato l’ingegnere.
«Parlare di mobilità così come di urbanistica significa capire i bisogni reali delle persone e l’equilibrio tra città, ambiente e futuro. Chi cita le norme senza comprenderne lo spirito, dimostra solo di essere rimasto indietro. Proprio per questo diciamo che Rende ha bisogno di una svolta. È per questo che diciamo che i vecchi PRG sono superati, non solo per legge, ma per cultura e per necessità. Non solo, nello specifico, il vecchio PRG vigente prevede ben sei piani attuativi scaduti e non realizzati. Quando leggo che alcuni gruppi politici vogliono solo riqualificare l’esistente, per questi PAU scaduti cosa pensano di fare esattamente? Serve un nuovo piano strutturale, ma costruito con una visione contemporanea, non con strumenti del passato camuffati da modernità.
Insistere con strumenti pensati per un’urbanistica espansiva significa non aver capito nulla della direzione in cui stanno andando le città moderne. Le città intelligenti smettono di crescere in estensione e cominciano a prendersi cura di quello che c’è. E proprio il nuovo Piano di Assetto Idrogeologico recepito dalla Regione Calabria impone ai Comuni di aggiornare la pianificazione in funzione della riduzione del rischio idrogeologico e della sostenibilità ambientale, superando la logica del PRG come piano rigido e volumetrico.
Per questo crediamo fortemente che sostenibilità non sia parola vuota di contenuti, ma debba essere punto nodale dello sviluppo urbano. In questi quindici anni i comuni non hanno mai dialogato nell’interesse del bene comune dei cittadini, è importante che questo avvenga: questa è la strategia fondamentale da seguire. Trasporti, servizi, rifiuti, beni culturali e ambientali da valorizzare, visione europea di nuove città adeguate ai tempi sono i temi da condividere per gli interessi di tutti i cittadini e non dei singoli campanili», ha concluso Bilotti.