Cosenza-Bari, la Curva Nord dice stop: «Restiamo fuori, faremmo il gioco della proprietà»
Le motivazioni in un duro comunicato da parte del tifo organizzato: «Questa squadra, questa città, questa tifoseria non appartengono a chi vuole distruggerle, ma a chi le ha vissute con il cuore»
La Curva Nord del Cosenza Calcio ha deciso di disertare il match con il Bari. Ha annunciato in un lungo comunicato le proprie intenzioni evidenziando che però «non è il momento della tristezza» in quanto è stata levata perfino quella «ma è il momento del nostro orgoglio». «Questa città, questa tifoseria, questa squadra non retrocederanno mai – scrivono nella loro nota -. Ogni battaglia, ogni sfida, ogni sacrificio ci hanno resi più forti. Eppure, oggi siamo costretti a rimanere fuori da un luogo che è nostro, la Curva Nord, ma che in questo momento storico rischia di essere funzionale solo agli interessi di una proprietà meschina e miserabile».
«Non entreremo in uno stadio che è stato svenduto, che è stato trasformato in un circo di farabutti. La dirigenza? Una banda di mentecatti che ha tradito il nostro amore per il Cosenza, il nostro Cosenza, mettendo in discussione la nostra passione, la nostra identità, il nostro spirito. E non dimentichiamo nemmeno le vergognose perquisizioni corporali subite all’ingresso nelle ultime gare casalinghe, con un trattamento che ha coinvolto anche i bambini. Questa è la repressione che siamo costretti a subire – dicono i gruppi ultrà -. Un’umiliazione che non meritiamo e che non accettiamo».
«Se qualcuno vuole farci credere che siamo noi a retrocedere, che siamo noi a perderci, sappiate una cosa: solo chi tradisce la propria gente e il proprio territorio, continuando a rubare ed avvelenare, è un retro-cesso! Mai noi. Mai la nostra gente – la dura presa di posizione della Curva Nord Cosenza -. Mai la nostra squadra. Questa non è una retrocessione, ma una presa di coscienza. E quando il momento giusto arriverà, saremo noi a ridisegnare il futuro del nostro Cosenza, lontano dalle mani sporche di chi ha solo voluto distruggere tutto, trattandolo come un hobby. Perché noi non dimentichiamo. Mai».
«In ogni caso, non ci fermiamo. Non saranno la repressione ed il duo delle meraviglie a fermare il nostro amore. Ora – scrivono i sostenitori più accesi della Catena – è tempo di fare sentire la nostra presenza come mai prima. Macineremo come sempre chilometri per le ultime due trasferte, a Bolzano e La Spezia, dove ci troveremo ancora una volta fianco a fianco, per gridare la nostra passione e la nostra fedeltà a questa maglia. Sono trasferte che non sono solo un viaggio fisico, sono un atto d’amore e resistenza, una dichiarazione di chi non si piega mai! Saremo insieme a tutti i tifosi residenti al Nord, che in questi 7 anni di sofferta serie B non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, ed insieme daremo un ultimo abbraccio a questa squadra, come sempre uniti, pronti a lottare e a far sentire la nostra voce in ogni angolo d’Italia».
«Perchè al di là di come andrà a finire questa stagione disgraziata, il Cosenza rimarrà per sempre patrimonio dei cosentini. Questa squadra, questa città, questa tifoseria non appartengono a chi vuole distruggerle, ma a chi le ha vissute con il cuore. La nostra passione, il nostro spirito, non si misurano con i risultati di una stagione, ma con l’amore che nutriamo per questa maglia. Il Cosenza è nostro, e non sarà mai di chi non lo merita. Perché no siamo il Cosenza, e nessuna repressione, nessuna ingiustizia, nessun presidente, ci potranno mai abbattere». Questa la parte finale del comunicato della Curva Nord del Cosenza.