lunedì,Giugno 23 2025

Tentato omicidio ad Acri, l’indagato sceglie il silenzio

I difensori Pierluigi Pugliese e Luigi Maiorano, hanno chiesto al gip di applicare una misura meno afflittiva della custodia in carcere

Tentato omicidio ad Acri, l’indagato sceglie il silenzio

Scena muta da parte dell’indagato accusato del tentato omicidio avvenuto prima di Natale 2024 ad Acri. Il 5 maggio 2025, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rende hanno arrestato un uomo residente ad Acri. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, su richiesta del pm Giuseppe Visconti, a seguito delle indagini svolte dai militari dell’Arma.

I fatti del tentato omicidio

I fatti risalgono al 22 dicembre 2024, quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, un violento litigio tra l’indagato e la vittima sarebbe sfociato in un agguato armato. Durante la discussione, l’uomo avrebbe esploso tre colpi di pistola contro la vittima, colpendola gravemente alla spalla e alla gamba, nei pressi della sua abitazione.

Le indagini, condotte con riscontri tecnici e attenta ricostruzione della dinamica, hanno consentito di individuare il sospetto sulla base di gravi indizi di colpevolezza.

Durante l’interrogatorio di garanzia, l’indagato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La difesa, rappresentata dagli avvocati Pierluigi Pugliese e Luigi Maiorano, ha richiesto una modifica della misura cautelare con l’applicazione degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Il gip si è riservato.

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