In otto incontri pubblici tra martedì e sabato, Uncem e Legambiente hanno incontrato oltre trecento cittadini e diversi candidati alle elezioni regionali. Al centro, il futuro delle foreste calabresi e la richiesta di un cambio di passo nella gestione dei 700mila ettari di bosco della Regione.

Una risorsa centrale per clima, economia e demografia

«Le politiche sulle foreste in Calabria non siano orientate all’assistenzialismo o alla sola conservazione. Le foreste devono essere centrali nell’affrontare crisi climatica e demografica», affermano Vincenzo Mazzei (presidente Uncem Calabria), Marco Bussone (presidente Uncem nazionale) e Antonio Nicoletti (direttore Legambiente Foreste, Montagne e Parchi).

Secondo i promotori, è possibile una “buona silvicoltura” nei parchi e fuori dai parchi, superando la logica della biomassa destinata esclusivamente a produrre energia.

Investimenti e pianificazione

La proposta è chiara: la Regione Calabria deve investire – con fondi FESR e PSR – per pianificare, certificare e gestire i boschi, generando servizi ecosistemici e crediti di sostenibilità portabili sul mercato. Una gestione capace di alimentare filiere economiche di prima e seconda trasformazione di qualità, coinvolgendo Unioni di Comuni, GAL, università, centri di ricerca e imprese.

Gli strumenti indicati vanno dalle Associazioni fondiarie alla valorizzazione dei muretti a secco, fino a piattaforme di gestione e segherie, per sostenere imprese “intelligenti e formate” che creano occupazione stabile e innovazione.

Piccoli impianti a biomasse e case in legno locale

«Non solo cippato verso grandi centrali – sottolineano Mazzei, Bussone e Nicoletti – ma una rete di piccoli impianti a biomasse termici nei Comuni montani, per alimentare scuole, municipi, biblioteche. Così come avviene in Piemonte».

Altro obiettivo: la realizzazione di case e strutture pubbliche in legno della Sila, del Pollino e dell’Aspromonte, sostituendo cemento e materiali importati con risorse locali gestite in modo sostenibile.

Una nuova legge forestale regionale

Per dare concretezza a queste azioni, Uncem e Legambiente chiedono alla Regione Calabria di varare una vera legge forestale regionale, modellata su quella nazionale del 2018, e di promuovere pianificazione forestale sovracomunale attraverso Unioni e consorzi. «È indispensabile cambiare passo – concludono – e far diventare la transizione ecologica un’opportunità reale per la Calabria».