Ridare dignità attraverso il lavoro e sostenere chi vive difficoltà economiche. Con questo obiettivo il Comune di Zumpano, guidato dal sindaco Fabrizio Fabiano, ha rilanciato il progetto del baratto amministrativo, strumento previsto dal Decreto Legge 133/2014 che consente di convertire debiti tributari locali in prestazioni lavorative di pubblica utilità.

«Non è un condono – precisa Fabiano – ma un percorso regolamentato che coniuga responsabilità civica e tutela del bene comune, nel pieno rispetto della legge».

I cinque pilastri normativi

Il decreto stabilisce alcune condizioni fondamentali: tipologia dei debiti: ammessi solo tributi locali come TARI, IMU e tasse sui servizi idrici. progettazione concordata: le attività devono essere approvate dall’ente con obiettivi e tempistiche definite.

Calcolo ore/lavoro: la conversione avviene secondo parametri fissati, in base alla retribuzione media locale. Tutela legale: copertura assicurativa e norme di sicurezza garantite dal Comune. Trasparenza: ogni fase è documentata e verificabile, per garantire parità di trattamento.

Le prime esperienze

Negli ultimi due anni alcuni cittadini hanno già aderito, convertendo crediti comunali in attività di manutenzione del patrimonio pubblico. I progetti, monitorati passo dopo passo, hanno consentito di migliorare il decoro urbano senza alcuna forma di stigmatizzazione.

«I cittadini in difficoltà trovano una via dignitosa per adempiere ai propri obblighi - sottolinea il sindaco - e la comunità beneficia di servizi utili».

Verso nuovi ambiti di applicazione

L’amministrazione sta lavorando per estendere il progetto anche alla tutela ambientale e al sostegno alle fasce vulnerabili, con un piano delle mansioni ammissibili per garantire equità e appropriatezza.

Secondo Fabiano, il baratto amministrativo «non è un semplice strumento contabile, ma una filosofia di governo: legalità e solidarietà possono camminare di pari passo, trasformando i vincoli in opportunità di crescita collettiva».