Un’altra sconfitta interna per il Cosenza di Pierpaolo Bisoli. L’allenatore emiliano non è riuscito ad invertire la marcia dei silani e ora rischia l’esonero. Al suo posto potrebbe tornare Zaffaroni, mandato via frettolosamente a novembre dal diesse Roberto Goretti, contestato a fine partita dagli ultrà. Il tecnico lombardo infatti continua ad avere una media punti superiore dei suo successori, vale a dire Roberto Occhiuzzi e Pierpaolo Bisoli. Punti che aveva fatto con una rosa nettamente più debole rispetto a quella attuale. Contro il Monza di Giovanni Stroppa, la squadra silana non ha avuto la forza di reagire al gol dello svantaggio di Valoti. Troppa la differenza in campo tra le due formazioni. I tifosi del “Marulla”, intanto, proseguono la loro protesta contro il presidente Guarascio. La serie C, andando così le cose, è sempre più vicina.

Cosenza-Monza: Lupi così in campo

Bisoli, viste le tante defezioni, sceglie di giocare con il 4-4-1-1. In porta confermato Matosevic. In difesa, invece, spazio a Situm, Hristov, Vaisanen e Sy. A centrocampo, da destra verso sinistra, Di Pardo, Palmiero, Carraro e Liotti. In attacco Caso e Florenzi a ridosso.

Cosenza-Monza: il primo tempo

Il nuovo assetto tattico dei Lupi dovrebbe dare maggiore compattezza alla formazione guidata dal tecnico di Porretta terme, avendo coperto le fasce laterali. Il gioco dei silani è di rimessa, alla ricerca della velocità di Caso e degli inserimenti di Florenzi. Il Monza di Stroppa, invece, mette in campo tanta qualità, sulla base di un consolidato 3-5-2, che permette all’ex Crotone di avere tanti giocatori nei pressi dell’area di rigore del Cosenza.

Ma la prima ingenuità il Cosenza la commette al 14’ quando Situm atterra nettamente Valoti. Dal dischetto si presenta il figlio dell’ex mediano e diesse del Cosenza, che spiazza Matosevic portando il Monza in vantaggio. I brianzoli dominano in lungo e in largo. Il possesso palla è nella prima parte è superiore all’80%, così Bisoli prova a dare la scossa, sostituendo al 34’ il capitano Luca Palmiero con Gaetan Laura, in condizioni fisiche non ottimali. I Lupi faticano a creare occasioni nitide da gol ed è sempre il Monza a rendersi pericoloso. Per fortuna dei padroni di casa, l’arbitro Maresca annulla il due a zero ad opera di Mota Carvalho, per una posizione di fuorigioco. Questo succede al 43’.

Cosenza-Monza: monologo ospite

Nella ripresa la squadra di Bisoli entra nel rettangolo verde dello stadio “Marulla” di Cosenza, con maggiore cattiveria, conquistando una punizione sulla trequarti che Carraro di testa per poco non trasforma in gol. Il Monza, dal canto suo, non si smuove da un millimetri dal suo credo tecnico-tattico, cercando di sfruttare la qualità delle mezzali per liberare i due attaccanti. A rimorchio del centrocampo monzese ci sono sempre gli esterni che creano superiorità numerica. Nel Cosenza, invece, uno dei pochi che prova ad inventare qualcosa è il solito Florenzi, diventato capitano dopo l’uscita di Palmiero. Il giovane sardo è il più pimpante negli ultimi venti metri. Nel momento di maggiore sforzo fisico e mentale, il Cosenza incassa il due a zero. Stavolta è Sy a stendere Ciurria in area di rigore. Dagli undici metri Gytkjaer non sbaglia: è 2-0.

La gara scivola via sui ritmi dettati dal Monza sempre più lanciato verso la serie A davanti allo sguardo di Adriano Galliani, in tribuna Vip, e a fine primo tempo a colloquio con il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio. Il Cosenza, tuttavia, rimane nei bassifondi della classifica e, a questo punto, deve difendere il quart’ultimo posto, senza dimenticare che senza vittorie rischia di retrocedere direttamente com’è successo la scorsa stagione. Ora l’Alessandria dista quattro punti, seppur i Lupi debbano recuperare giovedì prossimo il match contro il Benevento. Da segnalare l’esordio di Massimo Zilli, giovane attaccante della Primavera, entrato in campo al 37′ insieme a Ndoj, Pandolfi e Gerbo.