La squadra ha esaurito le energie fisiche e mentali dopo un girone d’andata giocato bene ma con pochi ricambi. Il presidente Guarascio deve intervenire presto consentendo al tecnico Buscè di avere a disposizione i nuovi acquisti già dalla sfida contro il Monopoli
Tutti gli articoli di Cosenza Calcio
PHOTO
La vittoria contro la Cavese dimostra quanto tutte le partite del girone C siano imprevedibili. Il Cosenza ha vinto in un “Marulla” deserto, soffrendo fino alla fine non perché il tasso tecnico dei campani fosse paragonabile a quello dei Lupi della Sila, bensì perché la squadra di Antonio Buscè, dopo aver giocato un girone d’andata dando tutto (e anche di più), è ormai “cotta”.
I giocatori hanno esaurito le energie fisiche e mentali. Le vacanze natalizie arrivano dunque nel momento giusto e consentiranno a D’Orazio e compagni di ricaricare le batterie per ripartire nel 2026 nel modo giusto. Ma ripartire come? Nelle stesse condizioni? Assolutamente no.
Il Cosenza ha bisogno di rinforzi, di ricambi validi capaci di creare competizione negli allenamenti e di mettere tutti sulla corda. Oggi la panchina dei Lupi è composta, per la stragrande maggioranza, da giovani sicuramente di belle speranze, ma ancora “acerbi” per la serie C. O, meglio, non pronti a reggere la tensione di una piazza che vuole tornare in serie B e che vive un momento difficile, anche a causa del clima che si è venuto a creare tra la tifoseria e il presidente Guarascio.
Ed è proprio il patron rossoblù a essere chiamato a fare la sua parte, regalando al tecnico Buscè i giocatori richiesti. A cominciare da Emmausso, pallino di Domenico Roma, e da Ciotti, in arrivo da Trapani. Ma non solo. Servono altri calciatori in più reparti: a centrocampo e, probabilmente, anche in difesa.
Insomma, il Cosenza passerà un bel Natale. Ma prima della Befana serviranno i doni dei Re Magi.

