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Le note liete sono tre. Il sapore dolce della vittoria, che mancava dalla sfida interna contro l’Alessandria, la prestazione gagliarda e la distanza accorciata dalla squadra piemontese. Il Cosenza, quindi, può rialzare la testa, dopo una gara tiratissima contro il Benevento che dice addio, forse, ai sogni di promozione diretta in serie A.
Cosenza-Benevento: così in campo
Pierpaolo Bisoli, rispetto alla gara persa in casa contro il Monza di Giovanni Stroppa, deve fare a meno di Sy e Laura, entrambi assenti per problemi di carattere fisico. Nel caso di Sy, l’esterno della Salernitana ha avvertito un risentimento muscolare, mentre l’attaccante prelevato dal Paris Fc non ha assorbito i postumi di una botta al ginocchio. I due giocatori hanno provato in tutti i modi ad essere della contesa, ma non hanno superato l’ultimo test.
Così l’allenatore di Porretta terme, ha deciso di ritornare al 3-5-2. In porta ancora fiducia a Matosevic, mentre in difesa spazio a Vaisanen, Camporese e Rigione. A centrocampo invece Di Pardo, Gerbo, Carraro, Florenzi e Situm. In attacco il ritorno di Larrivey, in tandem con Caso.
Cosenza-Benevento: il primo tempo
Le prime fasi del match mostrano un Cosenza proiettato a tenere palla con il Benevento che gioca sulla riconquista della sfera, sfruttando gli errori di palleggio dei Lupi. Ed infatti da una pallone perso sulla trequarti nasce la prima conclusione in porta dei Sanniti con Farias che al 6’ impensierisce Matosevic, con un tiro dal limite dell’area di rigore. Il Cosenza però non sta a guardare e replica con un’azione concitata al 12’. Prima Carraro impegna Paleari, poi Caso sulla ribattuta mette in apprensione la difesa ospite. Il portiere giallorosso è bravo ad anticipare l’intervento di Larrivey, solo davanti la linea di porta. Anche il Benevento non è impeccabile in costruzione con Viviani, ex Brescia, disattento in occasione del contropiede lanciato su Florenzi, ostacolato dai difensori campani, prima che potesse trovarsi a tu per tu con l’ex numero uno del Cittadella.
Rispetto alle precedenti uscite stagionali, sotto la gestione Bisoli, il Cosenza nei primi venti minuti sembra essersi scrollato di dosso tutte le paure, giocando con una verve agonistica notevolmente diversa. Più aggressione in avanti, più copertura alla difesa e maggior decisione nell’attaccare gli avversari. Quando cala la concentrazione, il Benevento può far male ai Lupi, come nell’occasione avuta da Farias al 24′. L’ex Cagliari solo in area di rigore spara alto sulla traversa. Al 29′, il Cosenza segna ma l’arbitro Sozza di Monza annulla per fallo di Rigione su Paleari. La squadra di Bisoli spinge soprattutto sulla fascia sinistra, dove Florenzi, Situm e Caso si muovono bene. Il funambolico attaccante silano, di proprietà del Genoa, prova un gol “alla Del Piero”, ma la palla termina a lato. Il Benevento invece risponde al 39′ con l’ex Venezia Francesco Forte: il suo sinistro non inquadra lo specchio della porta.
Cosenza-Benevento: la seconda frazione di gioco
L’ingresso in campo del Cosenza nella ripresa non è dei migliori. Il Benevento, dopo sessanta secondi, conquista una punizione dal limite con Acampora. Sulla battuta si presenta Forte, ma la barriera devia in calcio d’angolo. Sono questi gli errori che i Lupi non devono commettere e che emergono quando l’attenzione non è al massimo. I Sanniti sono più incisivi e determinati e sfiorano il vantaggio al 2′ con Acampora, ex Spezia: la palla (per fortuna dei silani) scivola sul fondo. La risposta del Cosenza è affidata ai piedi di Caso, volato via in contropiede al 7′ su assist di Carraro. La sua conclusione tuttavia non preoccupa Paleari. Sul capovolgimento di fronte, il Benevento crea pericoli sull’asse Farias-Improta.
Il Cosenza, dal canto suo, prova a sorprendere una delle corazzate del campionato di serie B, con le ripartenze. Succede al 15′ con Di Pardo che taglia tutto il campo, trovando Florenzi sull’out di sinistro, ma il giocatore sardo calcia male e la palla finisce tra le braccia di Paleari. Il Benevento spinge sull’acceleratore sulla sinistra. Gli inserimenti di Letizia provocano più di un brivido alla difesa silana. Bisoli, quindi, inserisce forze fresche, sostituendo Gerbo con Kongolo, mentre il Benevento mette in campo Tello per Farias. I giallorossi di Fabio Caserta le tentano tutte per vincere la sfida, ma sulla sua strada trova un eroico Vaisanen che si immola per fermare un tiro di Improta prima del 25′. Nel Cosenza, a questo punto, scocca l’ora di Pandolfi, ex Turris, che prende il posto del “El Bati” Larrivey, ammonito nel primo tempo. Il Benevento, invece, cambia modulo, puntando sul doppio centravanti: Moncini e Forte.
Cosenza-Benevento: la parte finale del match
Il finale di match tra Cosenza e Benevento vede la formazione del presidente Vigorito, riversarsi completamente in attacco alla ricerca del gol vittoria. Il più attivo è sicuramente Gennaro Acampora, in slalom al 35′, ma la sua iniziativa viene stoppata dai difensori silani. Per i Sanniti entra anche Brignola, in passato cercato dal Cosenza, al posto di Ionita. Una squadra, quella giallorossa, ancora più offensiva. Il Cosenza, in tutto ciò, cerca il colpaccio, affidandosi alle individualità di Caso e Florenzi. E così al 41′ il risultato cambia.: Camporese di testa, su assist del giocatore sardo, fa impazzire il “Marulla“. Paleari non può far nulla. Bisoli vuole difendere a tutti i costi il vantaggio e butta nella mischia anche Liotti e Zilli (fuori Di Pardo e Caso). L’ultimo sussulto è di Brignola che prende la traversa. I Lupi non mollano e ora l’Alessandria è soltanto a un punto.