“El Bati” Larrivey incanta al “Marulla”. Ecco perché il Cosenza può sperare di arrivare ai playout e giocarsi la salvezza contro l’Alessandria (stante la classifica attuale) con la consapevolezza di avere un’arma in più per rimanere in serie B. La squadra di Bisoli torna alla vittoria dopo la pesante sconfitta contro la Cremonese, grazie a una prestazione complessiva più che sufficiente. Sugli scudi però i due attaccanti. Oltre all’argentino, il Cosenza si coccola Giuseppe Caso, un giocatore che taglia le difese avversarie come fa un coltello con il burro. Così è stato anche nella terz’ultima sfida di campionato. Ora i Lupi sono a meno due dall’Alessandria, fermata in casa dalla Reggina di Roberto Stellone.

Cosenza-Pordenone: così in campo

Costretto a rinunciare a tanti giocatori per i vari infortuni, l’allenatore del Cosenza Pierpaolo Bisoli schiera il 3-5-2 con Matosevic tra i pali, Rigione Camporese e Venturi in difesa; Bittante, Gerbo, Carraro, Boultam e Liotti a centrocampo; Caso e Larrivey in attacco.

Cosenza-Pordenone: il primo tempo

Il Cosenza, alla ricerca disperata dei tre punti, parte subito forte, creando la prima occasione da gol al 4’ con Caso, lesto ad anticipare in area di rigore un difensore del Pordenone, ma impreciso nella conclusione. Al 12’ ancora Caso cerca di lasciare il segno sul match, incuneandosi nella difesa del Pordenone con una serpentina, fermato però da Sabbione che prende in pieno la palla vicino al dischetto. Massimi fa correre.

Il Pordenone non è sceso in Calabria per fare la vittima sacrificale e i Lupi se ne accorgono al 23’ quando Cambiaghi, talento dell’Atalanta, semina il panico in area, servendo Lovisa, bravo ad inserirsi senza palla. Il figlio del patron friulano trafigge Matosevic. I silani provano a reagire con Gerbo al 26’: il suo destra termina a lato ma deviato da un avversario. Al 33’ il Cosenza può rimediare allo svantaggio iniziale. Bassoli strattona Larrivey in area. Massimi concede il tiro dagli undici metri, che “El Bati” trasforma: 1-1. Per l’argentino è il quinto gol in campionato. La sesta rete, che vale una doppietta nella sfida contro il Pordenone, arriva al 43’. Caso in versione Messi, mette in crisi la difesa ospite, palla per Larrivey che deposita alle spalle di Perisan. Il “Marulla” esplode.

Cosenza-Pordenone: il secondo tempo

Nella ripresa il Pordenone parte subito forte con Cambiaghi, bravo ad impegnare seriamente Matosevic. Siamo al 4’. Un minuto dopo ci prova Mensah di testa, ma la palla termina alta sopra la traversa. I primi ad abbandonare il campo per il Cosenza sono Gerbo e Boultam. All’ottavo infatti Bisoli inserisce Kongolo e Laura, piazzando Caso nel ruolo di attaccante esterno di sinistra in appoggio all’argentino con il francese sulla fascia destra. Un 3-4-3, in teoria, più offensivo.

Il Cosenza non sembra determinato come nella seconda parte del primo tempo e il Pordenone ne approfitta per avvicinarsi in due occasioni dalle parti di Matosevic. Prima con Zammarini e poi con Butic. Poi ancora una sostituzione: fuori Liotti per Sy. Al 27’, però, Caso si fuma il 3-1. Ha il merito di farsi oltre 30 metri palla al piede, ma non è lucido a pochi passi da Perisan, sparando alto. Al 35’ invece è la volta di Laura. L’attaccante cincischia in area di rigore e viene recuperato da un difensore del Pordenone.

Il tre a uno, comunque, è nell’aria e arriva al 37’. Punizione dal limite di Rigione, sulla ribattuta si presenta Camporese: il difensore non sbaglia. Così i Lupi mettono al sicuro il risultato contro i neroverdi, già retrocessi in serie C. Infine gli ultimi cambi: Zilli e Ndoj dentro per Larrivey e Caso. Ora sotto contro il Pisa per tentare un’impresa impossibile.