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Pensi a Torino e Cosenza e non può che venirti in mente Gigi Lentini. L’ex calciatore è certamente il doppio ex più illustre tra le due squadre che si sfideranno domenica sera al “Grande Torino” per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia. Il classe 1969 è un figlio del Filadelfia, granata nel cuore, che però ha finito la sua carriera da professionista a Cosenza, restando indelebilmente legato anche ai colori rossoblù. In mezzo gli anni al Milan, l’incidente che gli ha cambiato la vita, i trionfi in rossonero, il passaggio all’Atalanta ed il ritorno in granata.
In vacanza nella “sua” Cetraro
Re Luis torna ogni stagione estiva a Cetraro, dove ha casa. Ormai nella cittadina tirrenica Lentini è presente da più di 15 anni ogni estate, ma l’unico segnale di questa sua presenza, come in questi giorni, è qualche foto piazzata sui social dai tifosi che lo riconoscono magari sulla battigia o sul lungomare. Durante le sue passeggiate. Di mattina presto o la sera al tramonto. Per il resto solo mare e relax. Mai notata la sua presenza in locali, ristoranti o in luoghi di ritrovo del Tirreno.
Torino-Cosenza è la sua partita
Dopo gli anni con il Toro, squadra con la quale è cresciuto, è diventato giocatore vero e si è consacrato come uno degli esterni d’attacco più forti d’Europa all’inizio degli anni 90, Lentini, classe 1969, ha chiuso la sua carriera a Cosenza, rimanendo in rossoblù anche in Serie D. Cosenza è la città alla quale è rimasto tuttora molto legato, come ha dichiarato in un’intervista qualche tempo fa: «Il Toro è stata la mia mamma, il mio cuore, io sono granata. E’ la squadra che mi ha fatto nascere. Cosenza è stata una scelta decisa da me, dove mi sono sentito libero. A Cosenza non erano più i soldi, non era più niente: solo amore per il calcio. Una città che mi è rimasta dentro, tant’è che ho ancora una casa, qui c’è un pezzo di me».