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Scende ancora l’indice Rt in Italia. Nel nuovo monitoraggio dell’epidemia da coronavirus, la Cabina di Regia attesta che la contagiosità in Italia è allo 0,84. Numeri quindi in calo rispetto alla scorsa settimana, dove c’erano ancora zone critiche che facevano pensare a un peggioramento del quadro epidemico.
L’indice Rt nelle regioni italiane
- Abruzzo 0,81
- Basilicata 0,91
- Calabria 0,82
- Campania 0,97
- Emilia Romagna 0,77
- Friuli 0,68
- Lazio 0,73
- Liguria 0,87
- Lombardia 0,84
- Marche 0,88
- Molise 1,51 (ma con un intervallo inferiore di 1,16)
- Piemonte 0,82
- Provincia di Bolzano 0,8
- Provincia di Trento 0,56
- Puglia 0,9
- Sardegna 0,81
- Sicilia 0,98
- Toscana 0,95
- Umbria 0,96
- Valle d’Aosta 0,82
- Veneto 0,61.
Il monito della Cabina di Regia
«L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale» evidenzia la Cabina di Regia.
«L’incidenza è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate. Nella settimana di monitoraggiorimane è stata molto alta l’incidenza nella Provincia di Bolzano (582,75 per 100.000 dal18 al 24 gennaio)» si legge nel report settimanale.
«Scende il numero di Regioni e Province che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica (8 contro 12 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale si colloca sotto la soglia critica (28%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.487 (19 gennaio) a 2.372 (26 gennaio); il numero di persone ricoverate in aree mediche è ugualmente in diminuzione, passando da 22.699 (19 gennaio) a 21.355 (26 gennaio)».