La Polizia stradale di Cosenza ha provveduto al sequestro di una serie di autovelox, sia fissi che mobili, in uso a diversi Comuni della provincia poiché noleggiati da una società privata. Il titolare di quest’ultima è indagato per il reato di truffa. Il sospetto degli investigatori, infatti, è che quei sistemi di rilevazione automatica della velocità non fossero omologati e che venissero installati in modo illegittimo su strade prive di banchine.

Per questo motivo, sotto sequestro è finito un sistema denominato Scout speed, installato a bordo di una Fiat Punto data in noleggio alle amministrazioni per il rilevamento dinamico del superamento dei limiti di velocità con modalità di contestazione differita. Inoltre, sono stati sequestrati misuratori di velocità denominati T-exspeed V.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale, dislocate lungo la Ss 107 e la Sp 234.

Ad accendere i riflettori sul caso erano stati i numerosi ricorsi, intentati e vinti da cittadini che avevano ricevuto multe da loro ritenute illegittime. Fra i Comuni che hanno utilizzato gli autovelox incriminati ci sono quelli di San Fili, Rovito e Luzzi dove il consigliere comunale d’opposizione, Giuseppe Giorno, è intervenuto sulla questione con un post su Fb: «Rimango favorevole a contrastare l’elevata velocità – scrive – ma ci sarebbero state altre soluzioni se solo chi ci amministra si fosse confrontato. Oggi purtroppo la frittata è fatta e dobbiamo solo augurarci che non ci siano conseguenze».