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Santa Buccafusca detta Tita. Madre amorevole e sfortunata. La storia triste della moglie del boss Pantaleone Mancuso detto “Scarpuni”, morta il 18 aprile del 2011, a soli 37 anni, fra sofferenze atroci, è stata al centro della terza puntata di Mammasantissima. La sua è una vicenda rappresentativa di come la ‘ndrangheta non si limiti solo a uccidere o intimorire le persone, ma arrivi anche a divorarle dall’interno.
La voce narrante di Pietro Comito ripercorre le tappe della breve e travagliata esistenza di questa donna, partendo dal momento fatidico, quello che per lei sarà lo spartiacque fra il prima e il dopo: la scelta di collaborare con la giustizia. È il 12 marzo del 2011. Prima di quel giorno particolare, c’è solo la donna del boss, la ragazzina che a soli 15 anni si innamora perdutamente di Mancuso e passa il tempo ad attenderne il ritorno in libertà per poterlo sposare.