Il deputato di Fratelli d’Italia accoglie l’invito della Camera Penale “Fausto Gullo” di occuparsi della vicenda relativa alle barriere di sicurezza che secondo i penalisti bruzi «murano vivi i detenuti»
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Tutto è bene quel che finisce bene. La contrapposizione dialettica tra la Camera penale di Cosenza e il vicepresidente della Camera dei deputati Alfredo Antoniozzi ha prodotto un risultato concreto, ed è questo ciò che conta.
Tutto era iniziato con la denuncia da parte del Consiglio direttivo dei penalisti cosentini dell’assenza ingiustificata dei parlamentari cosentini alla visita organizzata presso la casa circondariale “Sergio Cosmai” lo scorso 22 agosto.
Antoniozzi, piccato, aveva risposto definendo «poco delicata» la decisione di stilare la lista dei nomi e indicarli all’opinione pubblica, aggiungendo in sintesi: «Un’assenza non cancella anni di impegno».
Al deputato di fratelli d’Italia è giunta ieri la replica del presidente della Camera penale di Cosenza Roberto Le Pera, del consiglio direttivo con i consiglieri e il segretario: «Antoniozzi dedichi il suo tempo a rimuovere i pannelli di plexiglass che murano vivi i detenuti».
Oggi, l’annuncio del vicepresidente della Camera dei deputati Alfredo Antoniozzi che, messi da parte i toni polemici, scrive: «Accolgo l'appello della Camera penale di Cosenza. Bisogna rimuovere il plexiglass dalle sbarre del carcere della nostra città. Informerò il sottosegretario Delmastro e sono disponibile a recarmi presso la casa circondariale ovviamente nella riservatezza di un periodo elettorale per evitare ogni rischio di strumentalizzazione. Ribadisco la mia disponibilità ad appoggiare come ho sempre fatto le ragioni dell'Avvocatura cosentina cui va il mio sostegno».