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      Home page>Cronaca>Processo Reset, da Aless...

      Processo Reset, da Alessandro Morrone a Mario Sirangelo: le altre discussioni difensive

      Proseguono le arringhe difensive nell'aula bunker di Castrovillari. E oggi toccherà a Francesco Casella
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:58
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      Processo Reset, da Alessandro Morrone a Mario Sirangelo: le altre discussioni difensive

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      Processo Reset, da Alessandro Morrone a Mario Sirangelo: le altre discussioni difensive

      Processo Reset, da Alessandro Morrone a Mario Sirangelo: le altre discussioni difensive

      Entrano nel vivo le arringhe difensive nel processo Reset. Nei giorni scorsi sono state discusse diverse posizioni. In precedenza, era toccato agli avvocati Rigoli e Saccomanno aprire gli interventi difensivi dopo la dura requisitoria della Dda di Catanzaro, rappresentata dai magistrati Vito Valerio e Corrado Cubellotti.

      Venerdì scorso discusse le posizioni di Alessandro Morrone (difeso dall’avvocato Domenico De Rose), Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio), Morabito (difeso dall’avvocato Nobile), Falcone e Rossiello (difesi dall’avvocato Pasquale Vaccaro), Grosso (difeso dall’avvocato Vetere) e Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise).

      Processo Reset, il caso di Alessandro Morrone

      Per la posizione di Alessandro Morrone, l’avvocato De Rose ha cercato di ribaltare l’assunto accusatorio: «Il reato di associazione mafiosa è insussistente – ha detto in aula – in quanto nello stesso procedimento risulta persona offesa di reato di usura ed estorsione ad opera dello stesso gruppo criminale a cui l’accusa lo ritiene associato», ovvero quello di Roberto Porcaro.

      «Tale circostanza è stata fatta emergere dalla difesa che ha prodotto al Tribunale le oltre cento pagine di informativa da parte dei Carabinieri di Cosenza ed è stata confermata dagli stessi operanti di PG nel corso dell’istruttoria dibattimentale. Atti contenuti nel fascicolo della Procura distrettuale ma sempre ignorati quando invece vi è un obbligo di valutare le circostanze favorevoli all’imputato. D’altra parte il collaboratore di giustizia (Francesco Greco) del gruppo Porcaro durante l’esame dibattimentale nulla ha riferito su Morrone e sulla sua appartenenza all’associazione contestata dalla Procura distrettuale. Ed anzi, il collaboratore di giustizia Barone ha confermato che Morrone era un soggetto vittima di usura. Né le dichiarazioni di Impieri, unico collaboratore di giustizia ad aver parlato di un colloquio con Morrone nel quale lo stesso riferiva di essere vicino a Porcaro, sono state riscontrate con fatti e dati certi, rimanendo una circostanza tutta da chiarire ed a cui nel corso dell’esame lo stesso Morrone ha liquidato affermando che Impieri non ha voluto pagare della merce vendutagli una volta uscito dal carcere», ha aggiunto il difensore.

      «Credo che la Procura si sia arrampicata sugli specchi poggiando l’appartenenza di Morrone all’associazione sull’unico reato-fine contestato, ovvero l’aggressione a Maione. Reato fine che non è un reato in quanto dal video che avrebbe dovuto riportare l’aggressione di calci e pugni al Maione, come confermato dal teste di PG, non viene raffigurata alcuna aggressione, ma soltanto un chiarimento tra due imprenditori operanti nel settore dell’ortofrutta, quali sono appunto Morrone e Maione. Il Tribunale, a giudizio della difesa, ha tutti gli elementi per emettere una sentenza assolutoria piena».

      La posizione di Mario Sirangelo

      L’avvocato Fabio Parise, difensore di Mario Sirangelo, si è concentrato su due aspetti: uno di merito e uno più tecnico e, quindi, di diritto. Il primo basato sulla storicità della ditta “Edilservice sasa di M. Sirangelo & C.” nata nel 2013 e attiva fino al 2020/21 anno in cui il nostro paese ha registrato una pandemia nazionale per la diffusione su scala mondiale del virus meglio conosciuto come Coronavirus o Covid-19 che ha, di conseguenza, determinato poi il dissesto di detta società nel corso dell’anno 2020-2021.

      «Detta società contrariamente a quanto presuntivamente sostenuto dall’accusa è stata una società attiva nel settore dell’edilizia che ha prodotto regolari scritture contabili e, soprattutto, ha pagato le tasse per un volume di affari pari a centinaia di migliaia di euro. Gli inquirenti, sotto questo aspetto, non sono stati in grado di dimostrare nulla circa la fittizietà della titolarità della ditta in capo a Mario Sirangelo. Sia durante la fase procedimentale ovvero quella delle indagini sia durante quella processuale caratterizzata dall’istruttoria dibattimentale la Procura Distrettuale, ad avviso della difesa, non è riuscita a dimostrare l’intestazione fittizia in capo a Sirangelo», ha sottolineato l’avvocato Parise.

      «E’ emerso, sia in fase di indagini, sia in fase di istruttoria dibattimentale, per stessa ammissione di Sirangelo all’udienza del 9 gennaio 2025, che lo stesso se non fosse stato per il suo coimputato», parliamo di Andrea Mazzei, «che lo ha aiutato non solo a costituire la società ma anche e soprattutto a reperirgli lavoro, avrebbe patito la fame», ha evidenziato il difensore di fiducia.

      Il secondo punto ha riguardato l’annullamento del capo 155 per inadeguatezza del quadro di gravità indiziaria e mancanza dell’elemento psicologico del delitto contestato. «La Cassazione, con riferimento alla posizione del coimputato di Sirangelo, ha escluso in maniera netta la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di intestazione fittizia dei beni. La motivazione, con particolare riguardo alla posizione di Sirangelo, è stata categorica e non diversamente interpretabile». Con riferimento alla posizione di Sirangelo, la difesa ha evidenziato come non sia emerso nessun elemento concreto da cui poter desumere che lo stesso fosse consapevole della ipotizzata volontà del suo coimputato di voler eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.

      «Né tantomeno la Procura Distrettuale è riuscita a dimostrare la prova della consapevolezza dell’altrui finalità di agevolare operazioni di riciclaggio ed auto-riciclaggio correlate con l’impresa “Edilservice sas di Sirangelo Mario & C.”. Non vi è alcun riferimento a possibili investimenti, operazioni finanziarie o, più genericamente, ad indicazioni sulla gestione attiva della società che potrebbe fare ipotizzare una consapevolezza da parte di Sirangelo della altrui volontà di voler eludere disposizioni in materia di misure di prevenzione e/o di svolgere operazioni di ricettazione, riciclaggio o auto-riciclaggio». Per tutte queste ragioni la difesa ha concluso chiedendo l’assoluzione dell’imputato.

      Le discussioni di domani

      Domani verranno affrontate le posizioni di Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Giuseppe Belcastro), Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano), Sandro Vomero e Giuseppe Presta (difesi anche dall’avvocato Carlo Esbardo) e Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello).

      Processo Reset, gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 18 anni
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 21 anni e 4 mesi
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
        LA DDA CHIEDE: 24 anni
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
        LA DDA CHIEDE: 18 anni
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 2 anni
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
        LA DDA CHIEDE: 2 anni
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni

      Continua a leggere i nomi degli imputati del processo Reset:

      • Massimo Benvenuto
        LA DDA CHIEDE: 16 anni e 6 mesi
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
        LA DDA CHIEDE: 12 anni
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
        LA DDA CHIEDE: 20 anni
      • Aurelia Bracciaforte
        LA DDA CHIEDE: 4 anni
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Cesare Badolato)
        LA DDA CHIEDE: 21 anni
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni e 6 mesi
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Andrea Bruni (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: 8 anni
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 8 anni
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
        LA DDA CHIEDE: 2 anni
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: 18 anni
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni

        (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
        LA DDA CHIEDE: 4 anni e 4 mesi
      • Placido Cariello
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
        LA DDA CHIEDE: 14 anni
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
        LA DDA CHIEDE: 1 anno
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
        LA DDA CHIEDE: 4 anni
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
        LA DDA CHIEDE: 20 anni
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
        LA DDA CHIEDE: 1 anno e 6 mesi
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna)
        LA DDA CHIEDE: 12 anni

      Continua a leggere i nomi degli imputati del processo Reset:

      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
        LA DDA CHIEDE: 1 anno e 6 mesi
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
        LA DDA CHIEDE: 1 anno
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
        LA DDA CHIEDE: 30 anni
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Andrea Manna e Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 22 anni
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
        LA DDA CHIEDE: 18 anni
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: 15 anni
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni

        (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni e 11 mesi
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
        LA DDA CHIEDE: 2 anni
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
        LA DDA CHIEDE: 7 anni
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
        LA DDA CHIEDE: 22 anni
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni

      Continua a leggere i nomi degli imputati del processo Reset:

      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 6 mesi
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni e 4 mesi
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
        LA DDA CHIEDE: 12 anni
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni e 4 mesi

        (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
        LA DDA CHIEDE: 6 mesi
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni e 4 mesi
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
        LA DDA CHIEDE: 4 anni
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Michele Franzese e Sergio Rotundo)
        LA DDA CHIEDE: 21 anni
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Alessandro Morrone (difeso dall’avvocato Domenico De Rosa)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni

      Continua a leggere i nomi degli imputati del processo Reset:

      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
        LA DDA CHIEDE: 5 anni
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabrese)
        LA DDA CHIEDE: 22 anni
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
        LA DDA CHIEDE: 6 anni
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni e 9 mesi
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
        LA DDA CHIEDE: 8 anni 10 mesi 20 giorni
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
        LA DDA CHIEDE: 30 anni
      • Giuseppe Presta (difeso dall’avvocato Franco Locco)
        LA DDA CHIEDE: 20 anni

        (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
        LA DDA CHIEDE: 2 anni
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 9 anni e 4 mesi
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
        LA DDA CHIEDE: 22 anni
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
        LA DDA CHIEDE: 20 anni
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
        LA DDA CHIEDE: 10 anni e 8 mesi
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni e 4 mesi
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
        LA DDA CHIEDE: 6 mesi
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
        LA DDA CHIEDE: 6 anni

      Continua a leggere i nomi degli imputati del processo Reset:

      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
        LA DDA CHIEDE: 4 anni e 3 mesi
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
        LA DDA CHIEDE: 2 anni e 8 mesi
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
        LA DDA CHIEDE: 12 anni
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
        LA DDA CHIEDE: 13 anni
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
        LA DDA CHIEDE: 17 anni
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
        LA DDA CHIEDE: assoluzione
      • Vittorio Toscano (difeso dall’avvocato Senese)
        LA DDA CHIEDE: 3 anni
      • Mario Trinni
        LA DDA CHIEDE: 1 anno e 6 mesi
      • Ivan Trinni
        LA DDA CHIEDE: 12 anni
      • Sandro Vomaro
        LA DDA CHIEDE: 16 anni
      • Cristian Vozza
        LA DDA CHIEDE 4 anni e 4 mesi
      • Massimo Volpentesta
        La DDA CHIEDE: 10 anni
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