Dopo la cerimonia eucaristica, il corteo funebre è arrivato allo stadio “Marulla”, passando sotto la Curva Sud, simbolo della sua missione tra fede, sport e solidarietà
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Il feretro di Padre Fedele nello stadio "Marulla" di Cosenza
L’ultimo saluto a Padre Fedele non poteva che essere nello stadio Marulla di Cosenza, proprio sotto la Curva che per anni è stata la sua casa spirituale e il suo punto di partenza per iniziative di solidarietà. Su quei gradoni, tanti giovani hanno ascoltato le sue parole e accolto il suo esempio, seguendolo fino in Africa e dando vita a un movimento giovanile che ha aiutato Cosenza e i suoi poveri, estendendo il suo impegno ben oltre il Pollino e lo Stretto.
Durante la cerimonia, a ricordare il Monaco con un’orazione funebre è stato il giornalista Claudio Dionesalvi, che ha sintetizzato in poche parole il sentimento condiviso da molti: «Oggi siamo tutti un po’ più soli».
La figura di Padre Fedele resta legata indissolubilmente non solo alla sua missione religiosa, ma anche alla capacità di unire sport, fede e solidarietà in un’unica visione. La sua “Curva” è stata il seme di un movimento che ha saputo abbattere confini geografici e culturali, portando aiuto a chi ne aveva più bisogno.