La consigliera: «La giunta prenda atto della volontà unanime dell’assise che ha optato per la modifica del Regolamento del canone patrimoniale di concessione. Non c’è stata alcuna apertura»
Tutti gli articoli di Economia e Lavoro
PHOTO
Il Consiglio comunale di Cosenza, durante l’ultima seduta, ha approvato all’unanimità una mozione per la modifica del Regolamento per l'applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, recependo le difficoltà manifestate da molti esercenti. «Questa mozione – spiega la consigliera di minoranza Bianca Rende - è stata discussa con sindaco e presidente del Consiglio durante una proficua (ritenevamo) pausa dei lavori e avanzava una serie di proposte, impegnando la Giunta a valutarne la fattibilità per calmierare i costi dell’occupazione di suolo pubblico, a fronte di aumenti che, è bene ricordarlo, sono stati deliberati proprio dalla Giunta».
L’ex candidata a sindaco mette nel mirino la recente presa di posizione di Massimliano Battaglia. «Per questo, restiamo sconcertati dalle recenti dichiarazioni dell’Assessore alle Attività Produttive che invita al pagamento dei canoni arretrati, senza mostrare alcuna apertura o reale disponibilità all’approfondimento delle proposte avanzate e, dunque, alcun rispetto verso il Consiglio stesso e le categorie interessate, limitandosi a richiamare generici incontri con la Consulta e rassicurazioni del Sindaco valide, forse, solo dal 2026».
Per Bianca Rende «in una fase in cui l’economia locale attraversa una crisi profonda con consumi stagnanti, costi energetici alle stelle e liquidità ridotta, il ruolo delle istituzioni deve essere quello di sostenere e rafforzare il tessuto commerciale, non certo di appesantirlo in maniera smisurata». «L’unanimità raggiunta in Consiglio – prosegue - testimonia la comune volontà di tutelare quelle attività che ogni giorno rendono vivi i nostri quartieri e il centro che senza misure adeguate rischiano un declino irreversibile. L’intimazione dell’Assessore dai toni perentori e poco inclini al dialogo, oltre che pleonastica, appare inopportuna e fuori contesto».
«Chi lavora e investe sul territorio, lanciando continui segnali di allarme, merita ascolto e rispetto, non imposizioni unilaterali. Siamo perfettamente consapevoli che tutti debbano pagare le imposte, senza eccezioni o privilegi. Ma è altrettanto doveroso che gli stessi siano messi nelle condizioni di poterlo fare, con tariffe eque, sostenibili e calibrate sulla reale situazione economica del territorio. Chiediamo dunque – conclude Rende - che la Giunta dia seguito concreto alla volontà del Consiglio, riferendo allo stesso sulle fattibilità delle proposte avanzate e avviando da subito un confronto serio e costruttivo con le categorie economiche, traducendo la mozione e la volontà politica che ad esse sottende in atti formali e in impegni verificabili».