Nella maggior parte dei casi, riscontrata la presenza di lavoratori in nero e la mancanza delle misure di sicurezza
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Si è concentrata principalmente sui settori dell’edilizia e dei pubblici esercizi l’attività di vigilanza che nelle scorse settimane ha visto impegnato il personale ispettivo ordinario e tecnico dell’ITL di Cosenza. I controlli, che rientrano nell’ambito del “Piano nazionale sommerso 2025”, hanno interessato 1 cantiere edile, 4 ristoranti, 1 bar e 1 caseificio.
Nel cantiere erano in corso lavori di montaggio di un ponteggio da parte di due lavoratori privi di abilitazione specifica; per tale ragione, si è proceduto a sospendere l’attività lavorativa e si è irrogata una sanzione di oltre 2.300 euro. Nei 4 ristoranti ispezionati sono stati trovati complessivamente 6 lavoratori in nero su 20 (2 su 6 nel primo, 1 su 9 nel secondo, 2 su 3 nel terzo, 1 su 2 nel quarto); le attività sono state sospese e a ciascun ristorante è stata irrogata la somma aggiuntiva di 2.500 euro, oltre alla maxi-sanzione per lavoro nero.
Nel bar oggetto di controllo è risultato in nero l’unico lavoratore presente. Gli ispettori hanno perciò sospeso l’attività dell’esercizio pubblico ed hanno irrogato la somma aggiuntiva di 2.500 euro e la maxisanzione per lavoro nero, pari a 3.900 euro. Nel caseificio è stato trovato 1 lavoratore in nero su 3 e si è quindi proceduto a sospendere l’attività. Il titolare dovrà pagare la somma aggiuntiva di 2.500 euro, cui si aggiunge la maxisanzione per lavoro nero, dell’importo di 3.900 euro. All’esito dell’operazione di vigilanza, sono state complessivamente irrogate multe per un totale di oltre 48.000 euro.