La Conferenza dei sindaci dell’Ambito territoriale sociale Cosenza 1, riunitasi ieri pomeriggio a Palazzo dei Bruzi sotto la presidenza del sindaco Franz Caruso, ha deliberato all’unanimità il miglioramento delle condizioni lavorative dei professionisti dell’equipe multidisciplinare operante nei vari Comuni d’ambito, anche al fine di accrescere la qualità del servizio offerto alle fasce più deboli della popolazione.

Si tratta di 37 figure professionali che da oltre 4 anni prestano la propria opera con contratto di lavoro a partita Iva. All’incontro hanno partecipato anche una delegazione dell’equipe multidisciplinare, la segretaria generale del Comune di Cosenza Virginia Milano e i dirigenti e funzionari comunali del settore. Questi ultimi hanno prospettato ai sindaci presenti diverse opzioni volte a risolvere la problematica, la migliore delle quali è sembrata la possibilità di trasformare il contratto di lavoro a partita Iva in contratto a tempo determinato per 36 mesi.

Quest’ultima opzione, valutata positivamente anche dai lavoratori, è stata oggetto del confronto tra gli amministratori comunali. Il sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia, ha chiesto di vagliare anche la possibilità di procedere con bandi di gara per l’assunzione a tempo indeterminato che, però, è apparsa una soluzione al momento impraticabile..Al termine del dibattitto si è proceduto alla votazione che ha fatto registrare l’unanimità in favore della rimodulazione del contratto da partita Iva  a tempo determinato dei 37 professionisti.

«Sono più che soddisfatto dell’esito di quest’incontro, che ha visto uniti i sindaci dell’ambito territoriale nel migliorare le condizioni di lavoro di professionisti di alto livello, indispensabili, peraltro, a garantire i servizi sociali essenziali che i nostri Comuni devono poter assicurare – ha affermato a chiusura dell’incontro Caruso –  Ciò accrescerà la qualità delle prestazioni offerte dagli Enti che rappresentiamo a favore delle fragilità più estreme dei nostri territori che, purtroppo, sono in aumento, attesa la drammatica crisi sociale ed economica che stiamo vivendo».