«E’ iniziata la guerra civile». Yevgeny Prigozhin alla guida di una rivolta contro Mosca. Il leader del gruppo Wagner ha annunciato che le sue truppe hanno attraversato la frontiere e sono entrate a Rostov e rivendicano il controllo di Voronezh. Dal profilo Telegram della compagnia di mercenari arriva un messaggio perentorio: «Una colonna della Wagner è stata attaccata nella regione di Voronezh. La guerra civile è iniziata». «Nell’ambito dell’operazione anti-terrorismo, le forze armate russe stanno conducendo le necessarie misure operative di combattimento nel territorio di Voronezh», ha scritto su Telegram il governatore Alexander Goosev, assicurando che continuerà a «fornire informazioni sugli sviluppi della situazione».

«Siamo a Rostov – ha scritto Prigozhin in un aggiornamento su Telegram – le divisioni del ministero della Difesa, o meglio le reclute che sono state inviate per fermare il nostro cammino, si sono fatte da parte». «Se qualcuno cercherà di fermarci, distruggeremo tutti», ha aggiunto. Prigozhin ha poi affermato di aver preso il controllo di tutti i siti militari della città russa sul Don. In un video, il leader di Wagner ha detto che lui e il suo esercito sono nel quartier generale del distretto militare meridionale della città.

«Sono sotto controllo tutti gli obiettivi militari, compreso l’aeroporto», ha affermato Prigozhin nel video pubblicato questa mattina, specificando che questo però non sta impedendo ai caccia russi diretti in Ucraina di continuare a decollare. «Gli aerei stanno decollando come previsto», ha detto. Queste affermazioni, insieme a quelle della presa del quartier generale militare della città di un milione di abitanti sul confine con l’Ucraina, non possono essere verificate in modo indipendente, e per il momento non ci sono commenti da parte del ministero della Difesa russo. «Noi siamo arrivati qui e vogliamo ricevere il capo degli Stati Maggiori e Shoigu. A meno che non vengano, noi rimarremo qui, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca“, dice ancora rivendicando la presa degli obiettivi militari della città vicina al confine con l’Ucraina, minacciando di marciare verso Mosca con i suoi 25mila mercenari se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e il generale Valery Gerasimov non andranno ad incontrarlo.

fonte: Adnkronos