Nuovo fronte politico in Calabria sul tema dei trasporti. La candidata del Partito Democratico Enza Bruno Bossio, a sostegno di Pasquale Tridico, attacca frontalmente il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, accusandolo di «appropriarsi di opere e pianificazioni altrui rivendendole come proprie».

«Dopo essersi intestato i meriti – spiega Bruno Bossio – per i nuovi treni arrivati in Calabria, acquistati grazie a un accordo tra Trenitalia e Regione siglato dalla giunta Oliverio con l’assessore Musmanno nel 2019, oggi Occhiuto rivendica anche la velocizzazione della linea Cosenza-Catanzaro di Ferrovie della Calabria e la sperimentazione dei treni a idrogeno. Peccato che questo progetto sia stato inserito nel PNRR dall’allora ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli».

Le accuse sui progetti cancellati

Secondo la candidata PD, il vero bilancio dell’amministrazione Occhiuto è segnato da occasioni mancate. «La verità - prosegue Bruno Bossio - è che in questi quattro anni il presidente non si è mai occupato seriamente di trasporti e mobilità. Lo ricorderemo per la cancellazione dell’alta velocità fino a Tarsia, con 9,5 miliardi di euro persi, e per lo stop alla metropolitana leggera Cosenza-Unical».

La deputata dem sottolinea che, secondo le conferme di RFI, «i treni veloci si fermeranno ad Eboli, lasciando alla Calabria solo le briciole. È l’ennesima dimostrazione dell’incapacità istituzionale di questa amministrazione, che non ha saputo difendere i diritti dei calabresi». Il tema delle infrastrutture e della mobilità si conferma uno degli snodi centrali della campagna elettorale calabrese. Da un lato il centrodestra rivendica investimenti e cantieri in corso, dall’altro il centrosinistra denuncia ritardi, tagli e una gestione inadeguata delle risorse. Per Bruno Bossio, la svolta potrà arrivare solo con una nuova guida politica regionale: «Serve un piano concreto di rilancio della mobilità, non propaganda social o progetti di facciata».