Non trova pace la targa che ricorda le vittime delle foibe. Oggetto già in due occasioni di un lancio di vernice rossa e di scritte inneggianti al maresciallo Tito, di recente è stata rimossa per far spazio all’insegna di un’attività commerciale. A denunciare l’accaduto è la sezione di Cosenza di Gioventù Nazionale, organo in house di Fratelli d’Italia.

Leggi anche ⬇️

«La cittadinanza ci ha segnalato, attraverso delle fotografie, un triste episodio che colpisce tutti i cittadini che credono nella democrazia e nella salvaguardia dei diritti umani. Si rende infatti noto che è stata rimossa la targa commemorativa per le vittime delle foibe, che andava ad intitolare appunto il “Largo Vittime delle Foibe”. Largo in cui ogni anno il 10 febbraio, Gioventù Nazionale Cosenza omaggia le vittime uccise dai partigiani di Tito». Lo afferma Gianmarco Falduti, presidente cittadino di GN Cosenza

«Da ciò che si evince dalle immagini a noi pervenute – dice – la targa commemorativa è stata rimossa per “far spazio” al logo/insegna di una nuova apertura commerciale. Siamo sicuramente felici che la città di Cosenza cresca in una prospettiva economica e/o commerciale, attraverso l’apertura di nuovi negozi e/o punti vendita, poiché questi generano anche posti di lavoro. Tutto ciò però deve rientrare sempre nei limiti delle libertà costituzionalmente garantite e del rispetto dei diritti altrui».

«Ci meravigliam – prosegue – come l’amministrazione comunale abbia permesso tutto ciò, senza svolgere il ruolo di controllo che le compete in questi casi. Questo gesto calpesta l’importanza della memoria di stragi come questa e va a ledere sopratutto le generazioni future. L’eliminare una targa commemorativa equivale ad eliminare dalla memoria questi gesti inumani, e la memoria è fondamentalmente per far sì che gesti come questi non si ripetano mai più».

La sezione di Cosenza di Gioventù Nazionale conclude dicendo: «Ci auguriamo che l’amministrazione prenda al più presto i dovuti provvedimenti a riguardo e che quantomeno, se non valuta possibile il ripristino della targa di commemorazione dove originariamente era allocata, si adoperi per trovare un’altro luogo, una piazza, o un largo, o comunque una posizione degna della targa ma soprattutto del significato che quest’ultima assume per la cittadinanza e per le generazioni future e, soprattutto, non si limiti semplicemente a ripristinarla in un luogo in cui il significato che assume si riduca».