Ogni sette giorni, l’Istituto Superiore di Sanità emana un bollettino dedicato solo alle regioni italiane colpite da Covid19. L’ultimo aggiornamento era del 23 marzo 2020, quello attuale porta la data del 30 marzo 2020. Rispetto a una settimana di distanza, il dato che balza agli occhi è l’abbassamento dell’età media dei contagiati in Calabria. Il 23 marzo era di 58 anni, oggi è di 56. C’è da dire, inoltre, che nella nostra regione i casi hanno raggiunto quota 669 (LEGGI GLI ULTIMI DATI DI IERI), con un decrescita dei nuovi positivi negli ultimi due giorni. Non bisogna illudersi, però, che l’emergenza stia per finire. Non è così. Le proiezioni dei casi Covid19 possono variare ogni settimana o addirittura giorno dopo giorno. Per intenderci, ad Oriolo sono stati accertati 2 due casi e altri 10 sono sospetti. Una settimana fa il Comune dell’Alto Jonio Cosentino non era “zona rossa”, da ieri sera lo è (LEGGI QUI LA NOTIZIA).

Come leggere i dati dell’Istituto Superiore di Sanità: i numeri in Calabria

Il dato elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità si basa su 409 infezioni diagnosticate dai laboratori regionali di riferimento. Ricordiamo, a scanso di equivoci, che l’ISS è deputata ad analizzare l’epidemia da coronavirus in Italia. Le sue analisi sono più approfondite, per questo motivo i numeri non coincidono con quelli che giornalmente comunica la Protezione Civile Nazionale. Ma servono a capire come si muove il virus in Calabria e chi colpisce.

La fascia d’età più colpita è quella che va da 50-59 anni. Si sono registrati 89 casi pari al 21.8% del totale. Seguono i soggetti compresi tra 60-69 anni (82 casi pari al 20%) e quelli tra 40-49 anni (70 casi pari al 17.1%). Alla data del 30 marzo, l’Istituto Superiore di Sanità conta 18 decessi e 41 operatori sanitari infetti da Covid19. Infine, la provincia di Cosenza rimane la più colpita: 130 casi positivi. Segue Reggio Calabria (104), Catanzaro (71), Crotone (65) e Vibo Valentia (26).