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Il Consiglio comunale di Cosenza, discutendo il primo punto all’ordine del giorno, ha approvato all’unanimità una mozione di condanna dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina trovando una sintesi tra due documenti. Il primo lo ha presentato la maggioranza tramite Giuseppe Ciacco (Franz Caruso Sindaco), il secondo è pervenuto all’Assise dal gruppo di Fratelli d’Italia ed introdotto da Francesco Spadafora e Giuseppe D’Ippolito. Il tutto è avvenuto a margine di un minuto di silenzio in ricordo dell’ex Presidente dell’Unione Europea David Sassoli scomparso di recente.
Il consiglio comunale di Cosenza dice no a qualsiasi guerra
Palazzo dei Bruzi ribadisce la contrarierà a qualsiasi guerra e chiede al Governo italiano e agli stati membri dell’Ue di impegnarsi in un’iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico tra tutte le parti. Inoltre auspica che, in concerto con Anci e la Prefettura, si crei un corridoio umanitario direttamente da Kiev.
«Il Consiglio comunale di Cosenza – ha detto Francesco Alimena (Pd) leggendo il nuovo documento – esprime profonda preoccupazione per la tensione crescente ai confini dell’Ucraina. condanna con forza ogni iniziativa che possa minare la pace e la stabilità in Europa e ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi guerra e conflitto. La vita, il benessere e la sicurezza di milioni di persone sono concretamente messe a rischio da questa escalation. Al Governo italiano chiede invece:
- di condannare con ogni misura ed in ogni sede internazionale l’unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina;
- di richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione;
- di richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per vie delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti controsanzioni;
- di creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (ENI – ENEL) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia;
- di garantire lo status di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta».