Il segretario provinciale dem di Cosenza accusa la Regione di inefficienza e chiede di attivare subito i posti letto inattivi e potenziare la rete ospedaliera
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Il segretario provinciale del Partito Democratico di Cosenza, Matteo Lettieri, interviene duramente sulla situazione della sanità calabrese, denunciando la mancanza di programmazione e l’inerzia della Regione.
«Ancora oggi si muore in Calabria di malasanità – afferma Lettieri –. Non possiamo accettare che la soluzione ai problemi sanitari sia un ospedale che si farà tra cinque o dieci anni. Bisogna agire subito sull’Annunziata, garantire una visione di sviluppo per l’area Sud e rispettare gli standard nazionali, fermando la mobilità passiva e investendo qui, in Calabria, i 320 milioni di euro che ogni anno vanno alle altre regioni».
L’esponente dem chiarisce che il partito non è contrario alla costruzione di nuovi ospedali, ma a un modello di gestione che definisce «inefficiente e smantellatore».
«La vera emergenza è una sanità che non funziona»
Secondo Lettieri, il vero scandalo non è la localizzazione del nuovo ospedale, ma il collasso del sistema sanitario:
«La Regione viola i propri doveri lasciando la provincia di Cosenza in una situazione di emergenza. Il DM 70/2015 prevede 2.600 posti letto, ma la programmazione regionale ne accredita solo 1.880, di cui circa 500 inattivi. All’Annunziata dovrebbero essercene 730, ma sono appena 450».
Nella provincia, spiega, i posti letto effettivamente attivi sono solo 1.300, mentre ne servirebbero almeno il doppio. «I 750 posti del nuovo ospedale non sarebbero sufficienti neppure a coprire il fabbisogno attuale», aggiunge Lettieri, che definisce «inaccettabile» la prospettiva di trasformare l’Annunziata in una semplice Casa della Salute.
Il Pd chiede alla Regione di utilizzare immediatamente le risorse disponibili, inclusi i fondi per la riorganizzazione della rete, per riattivare i posti letto inattivi e potenziare gli ospedali spoke della provincia. Lettieri critica inoltre la scelta di realizzare il nuovo Policlinico ad Arcavacata, ritenendola una decisione unilaterale: «È una scelta politica diretta a potenziare l’area universitaria e i territori a nord del capoluogo, assunta senza coinvolgere l’amministrazione comunale di Cosenza».
«Sviluppo e sanità devono camminare insieme»
Pur ribadendo la piena disponibilità a sostenere la costruzione del nuovo ospedale, Lettieri si dice contrario a qualunque ipotesi di declassamento dell’Annunziata, che «comporterebbe una riduzione dei servizi sanitari e un impoverimento per l’intera area urbana».
«La sanità non può essere scollegata dallo sviluppo del territorio – conclude –. L’area sud di Cosenza ha bisogno di nuovi investimenti e l’attuale struttura ospedaliera deve essere potenziata subito, non smantellata».


