Quattro milioni e mezzo annui la spesa prevista. L’Unità complessa integrata dalla struttura dipartimentale di rianimazione cardiochirurgica con ulteriori sei posti letto. Andrea Bruni nominato direttore del Dipartimento di emergenza-urgenza; De Salazar gli ha conferito un incarico della durata di cinque anni
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La prima tappa del percorso di apertura della Cardiochirurgia all’Annunziata di Cosenza è stata la previsione del nuovo reparto nell’atto aziendale dell’ospedale bruzio approvato all’inizio della scorsa estate. Poi si è proceduto a sistemare i locali e ad attrezzarli. Adesso bisogna provvedere al reclutamento del personale necessario al pieno funzionamento della relativa unità operativa complessa, la cui dotazione è di 16 posti letto, ed anche della connessa unità semplice dipartimentale di rianimazione cardiochirurgica, cui sono stati assegnati 6 posti letto. Per questo il presidente della Regione Roberto Occhiuto, nella sua qualità di Commissario ad acta della sanità calabrese, ha adottato un decreto con il quale autorizza la spesa necessaria all’assunzione di medici, infermieri, oss ed altre figure tecniche e riabilitative per un totale di 96 unità e per un costo annuo complessivo di quattro milioni e mezzo di euro.
Due primari, sedici medici e 43 infermieri
Si tratta del primo decreto firmato da Occhiuto dopo che il Governo gli ha un’altra volta conferito i poteri speciali in virtù della rielezione alla guida della Regione e in attesa che, come promesso dalla premier Giorgia Meloni, si possa tornare alla gestione ordinaria del comparto. Nella tabella del fabbisogno si fa riferimento a due direttori, uno per la cardiochirurgia, l’altro per la rianimazione chirurgica, per un investimento annuale previsto di 250 mila euro; 16 dirigenti medici, al costo di un milione e 360mila euro; 43 infermieri, per i quali l’Azienda Ospedaliera è autorizzata a spendere in un anno un milione e 720mila euro; 23 operatori socio sanitari, per un costo di 690mila euro. Per il personale del comparto tecnico-riabilitativo si prevede l’assunzione di 12 operatori per una spesa prevista di 480 mila euro. Questi importi sono stati calcolati sulla base di una stima del numero di interventi che si prevede, saranno effettuati. Si ipotizza che possano essere 400 l’anno con una produzione sia ospedaliera che specialistica, del valore di 10 milioni di euro. La cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza è una unità operativa complessa a direzione universitaria. Sarà quindi diretta dal titolare della relativa cattedra dell’ateneo di Arcavacata, di prossima nomina.
Andrea Bruni direttore del Dipartimento di emergenza
Intanto si apprende che il direttore dell’unità operativa complessa di terapia intensiva, Andrea Bruni, approdato all’Annunziata nello scorso mese di luglio, è stato nominato direttore del Dipartimento dell’emergenza-urgenza del nosocomio bruzio. Come si ricorderà tale nomina era stata in un primo momento annunciata dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Vitaliano De Salazar e successivamente congelata in virtù dell’indagine giudiziaria avviata dalla Procura di Catanzaro proprio nei confronti di Andrea Bruni, per presunte irregolarità nello svolgimento di prestazioni sanitarie privatistiche, in violazione, secondo gli inquirenti, del contratto di esclusiva sottoscritto con l’ospedale Mater Domini e con l’università Magna Graecia di Catanzaro, dove Bruni precedentemente operava. La direzione del Dipartimento dell’emergenza-urgenza è stata allora affidata temporaneamente al primario del pronto soccorso Roberto Ricchio. Il 4 novembre Ricchio ha rassegnato le proprie dimissioni ed al suo posto De Salazar ha nominato appunto Andrea Bruni per la durata di cinque anni.

