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Una 71enne con febbre alta chiede invano una visita domiciliare alla guardia medica. Rifiutata, le viene suggerito di chiamare il medico di famiglia. «Non siamo obbligati a venire a casa» è la spiegazione laconica e molto sommaria fornita telefonicamente alla paziente.
Cinque giorni con la febbre
La donna, fisicamente provata da cinque giorni di febbre a 39 che le avevano anche provocato mancamenti, ha infatti più volte contattato la postazione – Catanzaro 1 in via Tommaso Campanella – per sollecitare il medico a raggiungerla a casa a causa della condizione di spossatezza e prolungato malore che l’affliggeva da giorni ma senza riuscire nell’intento di ottenere un consiglio telefonico né l’arrivo della professionista a domicilio.
La richiesta di una visita medica
Il primo contatto intorno alle ore 20 di sabato sera, quando la donna spiegava al medico di stare male e di non riuscire neppure ad eseguire la misurazione della pressione. D’altro capo del telefono l’unico suggerimento fornito è stato quello «di rilassarsi, riprovare la misurazione più tardi ed evitare di esporsi a fonti di calore». (Continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)