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Si sono ritrovati in un luogo aperto per recuperare i contatti sociali, perduti a causa della pandemia da coronavirus, gli agricoltori, gli artigiani e i contadini della provincia di Cosenza, riunitisi domenica mattina a Castrolibero, nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’associazione “Sirio“. Un modo per far degustare i prodotti del territorio e ammirare le realizzazioni artigianali che segnano il passaggio dall’inverno alla primavera, come l’accensione a fine serata del falò, usanza che richiama la tradizione contadina.

«Nella “Fera d’amuri” abbiamo messo in esposizione tutti prodotti coltivati da contadini etnici, i quali utilizzano energia umana affinché vengano realizzate materie prime di qualità senza alcun componente chimico” ha detto Dino Filippelli, tra i promotori dell’evento e componente dell’associazione “Sirio”. “Noi inoltre doniamo gratuitamente i solchi a chi vuole coltivare il terreno donato da alcuni proprietari terrieri all’associazione. Così manteniamo viva la tradizione contadina».

Uomini, donne e bambini dunque insieme in una giornata di festa che rappresenta un punto di partenza per coloro i quali intendono riscoprire i valori di un tempo, attraverso la condivisione, lo scambio umano, la cultura e la musica. A fine serata, come detto, l’accensione del falò ha concluso la “Fera d’Amuri”. Con la speranza che sia la prima di una lunga serie.