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Un recente post pubblicato da Cookist, celebre sito di cucina, ha messo in evidenza i dati ISTAT sul prezzo medio di una pizza in Italia. La classifica, che considera il costo di una pizza comprensivo di bevanda, coperto e servizio, ha suscitato grande interesse tra gli utenti.
Se Napoli si conferma la città più economica, con un prezzo medio di appena 9,67€, Bolzano conquista il primo posto tra le città più costose, con un prezzo medio di 14,14€. Subito dopo troviamo Sassari (14,11€) e Venezia (13,47€). A sorpresa, Cosenza si piazza al quarto posto, con un prezzo medio di 13€, distinguendosi come una delle città più care per mangiare una pizza, non solo in Calabria, ma in tutto il Sud Italia.
Cosenza: è giusto aumentare i prezzi o no?
Per comprendere se l’aumento del prezzo della pizza a Cosenza sia giustificato, è fondamentale analizzare l’andamento dei costi delle materie prime nella regione. Secondo il “Rapporto Ristorazione 2023” della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), l’inflazione e il rincaro delle materie prime hanno avuto un impatto significativo sul settore della ristorazione. In particolare, prodotti essenziali per la preparazione della pizza, come farina, olio e pomodoro, hanno registrato aumenti di prezzo notevoli. Ad esempio, il prezzo di un sacco di farina da 10 kg può variare dai 9 fino ai 19 euro, l’olio da 4 euro fino a 10 euro al litro, e la passata di pomodoro da 0,76 euro a 1,50 euro al litro.
Impatto sui prezzi al consumo
L’aumento dei costi delle materie prime ha inevitabilmente influenzato i prezzi al consumo. Le pizzerie, per mantenere la qualità dei prodotti offerti, hanno dovuto adeguare i listini, trasferendo parte dei costi aggiuntivi sui clienti. In particolare, a Cosenza, il prezzo del pane – fino a due anni fa – si attestava tra i più bassi d’Italia, con un costo medio di 2,50€ al chilogrammo. Tuttavia, nonostante il contenimento dei prezzi del pane, le pizzerie locali hanno subito l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime, come farina, olio e pomodoro. Ad esempio, il prezzo di un sacco di farina da 10 kg può variare dai 9 fino ai 19 euro, l’olio può oscillare da 4 euro fino a 10 euro al litro, e la passata di pomodoro da 76 centesimi a 1,50 euro al litro. Queste variazioni influenzano direttamente i costi operativi delle pizzerie, che spesso si vedono costrette a ritoccare i listini per mantenere la sostenibilità economica.

La classifica delle città italiane
Ecco i principali risultati emersi dalla ricerca:
- Bolzano: 14,14€
- Sassari: 14,11€
- Venezia: 13,47€
- Cosenza: 13,00€
- Milano: 12,97€
- Firenze: 12,70€
- Bologna: 11,80€
- Torino: 11,39€
- Bari: 9,75€
- Napoli: 9,67€
Un aumento generale dei prezzi
La ricerca segnala anche che il costo medio di una pizza è aumentato del 16% rispetto al 2021, a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi di produzione. Cosenza non fa eccezione, con prezzi che, pur restando competitivi rispetto al Nord, si collocano nella fascia alta per il Mezzogiorno.
Questo posizionamento è indicativo di una trasformazione culturale e gastronomica che vede la pizza non più come un pasto economico, ma come un’esperienza culinaria completa.