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I Bashkim Etnofolk, il gruppo musicale arbereshe tra i più noti della provincia di Cosenza, daranno il via al loro tour da Gjakova, in Kosovo. Questo a dimostrazione dei continui e mai cessati rapporti con le terre albanofone. Altre date sono ancora da confermare, ma la band si sta radicando sempre più sul territorio.
Chi sono i Bashkim Etnofolk
I Bashkim Etnofolk incarnano lo spirito di un progetto di musica popolare. ll gruppo nasce ufficalmente nel novembre 2006 dall’incontro fra tre musicisti: Marco Moccia, Francesco Passarelli e Amedeo Fera. Tutti e tre provenivano da diverse esperienze, ma erano già all’epoca accumunati dalla stessa passione: la musica popolare, appunto.
Con il passare degli anni il gruppo si è evoluto, ha perso pezzi e ne ha acquisito di nuovi. È cresciuto e ha fatto suo un suono caratteristico proveniente da terre lontane, vicine e forse anche terre dimenticate. «Bashkim è unione, Bashkim è una grande famiglia che cammina da sempre assieme per un solo obiettivo: la ricerca e la valorizzazione delle tradizioni» dicono gli attuali componenti.
Le radici arbereshe
Il nome del gruppo in arbereshe (l’antica lingua degli italo-albanese trapiantati in provincia di Cosenza) significa “unione”, “compagnia”. «Vuole essere un monito affinché tutta la gente che sente le proprie origini, che ascolta i racconti dei propri nonni, che ama tutto ciò che esprime la propria terra – spiegano ancora – si unisca insieme e porti avanti con orgoglio e passione la propria identità». Oltre ad esibirsi sul palco per concerti di piazza, i Bashkim Etnofolk animamo con strumenti tradizionali spettacoli itineranti, sagre, feste patronali, spettacoli privati e visite guidate. Ad oggi contano più di 200 spettacoli in Italia e all’estero.
Il repertorio
Il repertorio del gruppo è incentrato sulla valorizzazione dei canti popolari del meridione d’Italia e non solo. Comprende tarantelle calabresi, tammorriate campane, pizziche pugliesi, melodie balcaniche, ma anche musiche e canti inediti composti dal gruppo. Il sound oltre ad essere fortemente influenzato dalle tradizioni orali del Sud, compresa quella arbereshe ricca di particolarità, si arricchisce di elementi che provengono da altre esperienze come il blues, il jazz e i ritmi africani.