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«San Lucido ha espugnato Sangineto». La riunione di giunta è appena terminata: Cosimo De Tommaso risponde al telefono e prova a spiegare quale sia il “segreto” che, negli ultimi anni, ha spostato il baricentro della movida estiva. «Quello di San Lucido è l’unico centro storico abitato dell’intero tirreno cosentino e d’estate si anima ancora di più. I locali che punteggiano i fianchi degli antichi vicoli risplendono di mille luci e ogni sera accolgono con calore migliaia di turisti».
Imprenditore prestato alla politica, Cosimo De Tommaso, il cui marchio di calzature è famoso in tutto il mondo, ha trasformato San Lucido in destinazione estiva “imperdibile”, con buona pace di iconiche località tirreniche che hanno fatto la storia del turismo cosentino e calabrese nei decenni passati.
Il luogo simbolo della movida di San Lucido è senza ombra di dubbio la rotonda panoramica che si affaccia a picco sul mare: è qui che intere comitive si danno appuntamento nelle serate d’estate. «Il merito è dei giovani collaboratori che mi affiancano nell’amministrazione comunale – spiega il sindaco Cosimo De Tommaso – sono loro che, anno dopo anno, disegnano un cartellone estivo capace di attrarre turisti di ogni fasce d’età».
L’estate a San Lucido inizia con la festa patronale di San Giovanni Battista che si svolge dal 22 al 24 giugno. Da quel momento in poi, prende il via una serie di iniziative ludiche e culturali capaci di trasformare San Lucido in un palcoscenico a cielo aperto.
L’evento clou del mese di luglio è senz’altro la “Vulata”: il carnevale estivo che si apre con la tradizionale corsa verso il mare, rievocazione di una leggenda che narra la cacciata degli invasori saraceni, costretti a riparare a nuoto verso le navi ormeggiate in mare. E ancora, il Festival internazionale della fotografia e la rassegna culturale “Luci di Calabria”. In programma per il 20 agosto, invece, c’è l’attesissima Notte bianca.
L’indotto commerciale generato da questa variegata offerta culturale costituisce più di una boccata di ossigeno per una comunità che, normalmente, conta all’incirca settemila abitanti. Il sindaco Cosimo De Tommaso riconosce ai proprietari dei locali di San Lucido la capacità di essere riusciti a trovare il giusto equilibrio tra identità e domanda turistica, senza stravolgere la fisionomia dei luoghi, anzi valorizzandola.
Il sindaco di San Lucido, però, non nasconde l’altra faccia della medaglia: «Fronteggiare migliaia di presenze ogni sera comporta un ampio sforzo da parte della macchina amministrativa. Penso, soltanto per fare qualche esempio, alla gestione dei parcheggi, alla regolamentazione del traffico in entrata e alla pulizia. Non sarebbe male – questa la sua richiesta – se gli enti sovra-istituzionali trovassero il modo di venire incontro alle nostre difficoltà».
Per concludere, il sindaco Cosimo De Tommaso individua «nell’attenzione meticolosa per i particolari» la ricetta vincente di un turismo che, senza tema di smentita, definisce «di qualità». San Lucido, infatti, oltre ad aver “scippato” alla blasonata Sangineto lo scettro di “regina della movida”, è una località turistica molto apprezzata anche di giorno. «Vantiamo un lungomare di tre chilometri e siamo riusciti a eliminare i pozzetti neri in precedenza utilizzati dai numerosi stabilimenti balneari. Tutto ciò ha migliorato lo stato di salute del mare. Pochi giorni fa, abbiamo scoperto che sei ville non erano collegate alla rete fognaria. I proprietari, alle nostre domande, hanno risposto dicendo che i pozzetti neri delle strutture venivano regolarmente svuotati dagli autospurgo. Peccato che in zona, di autospurgo, non se ne siamo mai visti».