A Camigliatello la classica frescura di montagna è stata sostituita dalle fiamme della polemica, appiccata proprio all’inizio dell’estate, dai commercianti, almeno una parte, contro il sindaco di Spezzano della Sila Salvatore Monaco.

Sua è la firma sull’ordinanza con cui ha deciso di autorizzare temporaneamente le attività commerciali come bar e ristoranti a occupare fino a 20 metri quadrati di suolo pubblico per posizionare arredi mobili: ombrelloni, tavoli, sedie e fioriere, in attesa che venga approvato il nuovo regolamento comunale sui dehors.

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Ma l’ordinanza n. 58 del 4 luglio 2025 ha fatto esplodere il malcontento a leggere il post di uno storico commerciante della zona, Egidio Bevilacqua, che rompe un anno di silenzio per denunciare quella che definisce “l’ennesima dimostrazione di distanza” tra l’amministrazione comunale e chi lavora quotidianamente per rendere attrattiva la località turistica.

Nel mirino c’è il divieto – poco chiaro nei termini, secondo il ristoratore silano – che comprometterebbe l’uso dei dehors in legno realizzati appena un anno fa, su sollecitazione della stessa giunta Monaco. “Chi risarcisce ora i giovani imprenditori per i decine di migliaia di euro investiti?” si chiede il cittadino, sottolineando la totale assenza di confronto tra il Comune e gli operatori del territorio.

Tra sarcasmo e amarezza – “siamo su Scherzi a parte”, scrive riferendosi alla voce sugli ombrelloni in montagna – emerge il senso di tradimento: “Mi vergogno di aver sostenuto Monaco per ben due volte”. E arriva la sfida: un confronto pubblico, con testimoni pronti a confermare gli impegni non mantenuti.

“Questo è solo l’inizio”, conclude il post, annunciando una frattura che potrebbe lasciare strascichi pesanti nella già delicata stagione turistica dell’altopiano silano.