L’Alternativa denuncia: condizioni igieniche precarie, scuolabus assenti e pericoli per l’incolumità degli alunni.
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Disposizioni di sicurezza nelle aule del Convitto Umberto Primo, Torino, 11 maggio 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Il primo giorno di scuola a Cariati si trasforma in una bocciatura senza appello per l’amministrazione comunale. Saverio Greco ed Emma Filippelli, esponenti de L’Alternativa, hanno denunciato con una nota durissima le condizioni in cui quasi 500 bambini sono costretti a frequentare le lezioni nei plessi dell’Istituto Alberghiero, scelti come sede unica dopo l’accorpamento di più scuole.
«Le condizioni sono da terzo mondo – scrivono –. Bambini e famiglie vengono tenuti in ostaggio da incuria e scarsa programmazione che non ha precedenti a Cariati». Il quadro descritto è allarmante. Nei bagni l’acqua scarseggia, rendendo impossibile l’uso in sicurezza. «Non osiamo immaginare cosa accadrà quando partirà la mensa a ottobre», affermano Greco e Filippelli. A ciò si aggiunge l’assenza del servizio scuolabus nella zona sud di Cariati, con le famiglie costrette a farsi carico del trasporto degli alunni, con costi e disagi organizzativi.
Attorno all’Alberghiero regna il caos viario: traffico congestionato, vie d’uscita bloccate dalle auto dei genitori e soccorsi a rischio. Ma a preoccupare è soprattutto «la presenza di una buca con tubi dell’acqua esposti, non segnalata e facilmente accessibile: la tragedia è dietro l’angolo». Per L’Alternativa, le responsabilità ricadono interamente sul Comune di Cariati. «È il Comune il responsabile assoluto delle condizioni indecenti in cui vivono ogni giorno quasi 500 bambini. Vigileremo e segnaleremo tutto alle autorità competenti».